mercoledì 24 marzo 2010

"Nessuno lo saprà" di Enrico Brizzi (reprise)

Ho da poco chiuso l'ultima pagina.
Ancora sento il brivido che questi trapper m'hanno suscitato.
Una storia intimista, avventurosa, esilarante. Sempre suggestiva. Si parla di transizioni. Interiori, esistenziali. Tanta è la maestria nel portarci in mezzo a questo gruppo in fieri, ai suoi incontri, ai suoi pensieri donati alla brezza, da ritrovarsi accompagnati dalla malinconia, giunti alla quarta di copertina. Peccato, cominciavo ad affezionarmi alle stravaganze del Viet, ai bar allucinati da Riccardo, agli scatti arrancanti di Galerio ed agli slanci rimembranti di Leo. E anche parecchio. Sento formicolare i piedi e maledico il poco tempo a disposizione per poter racimolare zaino e comitiva e lanciarci verso l'orizzonte.
Ci saranno occasioni, neanche troppo distanti. Un passo dopo l'altro s'avvicinano, aumentando l'elettrica intensità delle vibrazioni.
Cosa è successo in seguito ai trapper, nessuno lo saprà. Non voyeuristicamente parlando, almeno.
Per il resto, stiamo a vedere...

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