domenica 21 marzo 2010

Elogio dei piedi

Buongiorno Primavera, abbiamo voglia di mettere le coperte all'aria, di spalancare tutte le finestre e far colazione con la brezza del mattino sulla faccia. Stamattina saltello da un link all'altro, cerco informazioni sul viaggio che, se tutto va bene, progetteremo per l'estate. Non voglio però anticipare nulla. E' bello pensare di potercela fare, nei vari commenti ho letto che per arrivare preparati i piedi devono avere la pelle indurita, abbastanza da non essere massacrata dalle vesciche. Penso alla scorza spessa e dura che hanno, a volte, certe arance e non dubito sul fatto che siano, in fondo, le migliori.

Perché reggono l’intero peso.
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.

Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.

Perché portano via.
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.
Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.

Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.
Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.
Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.

Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.

Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.
Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.
Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.

Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.

Perché non sanno accusare e non impugnano armi.

Perché sono stati crocefissi.
Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.

Perché, come le capre, amano il sale.
Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

Erri De Luca, e che altro aggiungere.
Buon passo a tutti!!

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