[La storia seguente è stata ispirata dalla lettura di questo avviso e di questa lettera, dalle loro proiezioni nel futuro dai seguenti possibili riflessi Alcuni di questi avvenimenti sono inventati di sana pianta, alcuni veri, ma più o meno stravolti. A voi scoprire cosa sia cosa e quanto.
Resta il fatto che non solo a livello nazionale, ma per forza di cose (?) anche regionale, cominciano a vedersi i frutti della fantasia contorta e spezzata di persone che a colpi d'accetta stanno radendo al suolo tutti quei settori che, a prezzi miserrimi, operano ogni giorno a 360° nella prevenzione e promozione della salute. Nelle scuole, nei quartieri, nelle comunità.
Dedico a loro tutti questo breve scritto.]
- Eccoci qua, la tua postazione. Cuffia… telefono… e roba varia… dove è che sta l’elenco? Tò mò, per smistare le chiamate. Un po’ lunghino, ma ci si abitua in fretta dai. Oriano lo teneva tutto a memoria e serviva meno della metà di te, serviva… ‘zzo manca? Aaah sì, la password per il computer. Per quel che ti serve. Non so neanche se c’è internet qui dentro, e comunque pôc pugnàtt, non so se mi spiego. S’ha da lavurèr que dente, altro che balle. Ci sono domande?
Si gira e lo guarda. Perfetto meccanismo polveroso e bisunto maturato fino al marciume nella macchina burocratica. Non avrà quarant’anni, sto pavone grigio. Silvestro si guarda intorno. Mica abituato a dei palazzi così lui. Prova ricambiare lo sguardo, ma agli occhi nemmeno si avvicina. Si ferma poco sotto lo zigomo e borbotta un arrossato tutto chiaro - tòcaro - devia lo sguardo e fa per sedersi. Poi si gira, allungando la mano in un riflesso di galateo. L’altro la scansa. L’altro non la vede nemmeno,’zzofregammè. Alza la spugna destra e si contorce in un rictus.
- Benessum! – esclama contundendo la spalla - puoi cominciare allora. Buon lavoro e… poche cazzate.
Sulla bocca, una lama serrata
Silvestro si siede, sul primo giorno di prova, sei mesi più sei, se siam soddisfatti sei dei nostri. Si lascia cadere sui resti di una poltroncina a rotelle. Prende le cuffie in mano, collega lo spinotto, sistema gli occhiali. Non fa in tempo a metterlo a fuoco, che il pannello s’illumina a giorno.
Sono le 7:31.