tag:blogger.com,1999:blog-74741933617863697792024-03-13T09:28:02.037+01:00N.I.E.Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.comBlogger173125tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-56540877969558894902012-02-13T09:02:00.000+01:002012-02-13T09:02:37.619+01:00I'm the Blizzard king, I can do everything<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCdXRbS9PiQUlLQ5nhOGQ7-wdJPlM_Ls6L9MxZZ_0lN_DBgGJJq8ma3ikYsyXIK3-pw9zAh9sOdXHqwW1MOxcon1izdvUqqmuIZMrMBh79S-aJFieKOJDwni7eIG6KUPGbNk7TrLBpGzE/s1600/423355_3299913859465_1316472606_3372712_639954217_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCdXRbS9PiQUlLQ5nhOGQ7-wdJPlM_Ls6L9MxZZ_0lN_DBgGJJq8ma3ikYsyXIK3-pw9zAh9sOdXHqwW1MOxcon1izdvUqqmuIZMrMBh79S-aJFieKOJDwni7eIG6KUPGbNk7TrLBpGzE/s1600/423355_3299913859465_1316472606_3372712_639954217_n.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: justify;">Per ora siamo sopravvissuti. Nonostante il 21/12/12 sia sempre più vicino, anche questa volta ce l'abbiamo fatta. The "Greatest ever seen blizzard" (in stile quasi <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/La_tempesta_del_secolo">kinghiano</a>) è passato, ha fatto quello che doveva fare ed è tornato via. Il sole non è stato sconfitto e un po'lo dobbiamo anche ai nostri amministratori, dai, <a href="http://www.youtube.com/watch?v=LcZdb7-nut4">sempre attenti</a> e pronti a prendersi le proprie responsabilità.<br />
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Capita però che il tempo necessario a prendersi cura dei propri elettori non sia sempre sufficiente e sia perciò necessario diramare <a href="http://urp.comune.bologna.it/comunica/comstampa.nsf/faa30f1db70ca835412569190058e89b/69caf2093cf8b0a9c125799f00669720?OpenDocument">comunicati</a> dell'ultimo momento (N.B. l'esempio è stato corretto rispetto alle prime bozze) che non sempre chiariscono quali provvedimenti vadano presi. In molte scuole venerdì non si è capito se fosse o meno obbligatorio venire a ritirare la prole e nello stesso istituto comprensivo capitava che si dessero agli stessi genitori indicazioni opposte (obbligo sì alle elementari, obbligo no alle medie). In altre scuole gli insegnanti hanno picchettato rimandando al mittente i pupi, mentre in altre ci si interrogava della portata degli ingorghi che si sarebbero creati se tutti i genitori fossero riconfluiti verso le scuole nello stesso momento.<br />
Reasta il fatto che la decisione di come muoversi è stata <a href="http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/02/10/news/neve_rabbia_presidi-29665596/">lasciata ai presidi</a> e questo per evitare lamentele come nel week-end precedente (in cui, per rimediare ad un giorno di disagi, si era risposto con quattro giornate di chiusura coatta dei vari istituti). Ormai il peggio pere essere passato, il sole torna a far capolino ed ai posteri resterà la serie di <a href="http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/02/09/foto/neve_in_emilia_le_foto_dei_lettori_31-29600545/4/">approfondimenti antropologico/iconografici </a>accumulatisi in questi giorni.<br />
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Masse a parte, a noi cosa è rimasto di tutto ciò?<br />
Personalmente, il rallentamento effettivo dei tempi (e dello stress) delle mie routine (nonostante gli spostamenti siano rimasti gli stessi) con in allegato la constatazione che bastano 10 minuti per trasfigurare il traffico e le persone di una città (provate a prendere l'autobus verso le 7 e il giorno dopo verso le 7:15); il rilassamento conseguente al vuoto mentale per le varie attività di cura intorno a casa; la riscoperta di chi esiste intorno a dove abito e delle tante cose che si possono fare insieme; fare la prima esibisione del coro in Piazzetta della pioggia, sotto la neve, ottenendo, di riflesso, il primo mancamento di una ignara fan; momenti di pace e lirismo passeggiando tra il bianco.; trovare esempi di come ci si può reinventare in ogni situazione<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQpxNckMl-TTICTGfANTpLjMhy3lLfFq42Z6xFSsqoVJo1yQ-nQqVyzNEWYXLDSbF_QwkQdnjFE389CP4BkBkPw9TlSjVXypx3TNNVgraTr2qeNtEwx6tibK3FjfMY5LqyleNiB45CcKk/s1600/400995_3149890276837_1552511538_2849368_1998216938_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQpxNckMl-TTICTGfANTpLjMhy3lLfFq42Z6xFSsqoVJo1yQ-nQqVyzNEWYXLDSbF_QwkQdnjFE389CP4BkBkPw9TlSjVXypx3TNNVgraTr2qeNtEwx6tibK3FjfMY5LqyleNiB45CcKk/s320/400995_3149890276837_1552511538_2849368_1998216938_n.jpg" width="240" /></a></div>e a voi cos' ha portato il blizzard?</div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-43559836210328255672012-02-06T13:24:00.000+01:002012-02-06T13:24:39.578+01:00Motivazioni del presidio in piazza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvCEuhm82YaLBd1IWBtnm28NQL3fSSsAdGWY2iRu7q2WBf1ek804aeiM8GURHmtVMu_h3JkII0i2w2bg16VMEoGs7fnoTdFHroBIMolRGM5KNHm38yjZtBzXqOooWWetO8iCed8a7xiNfr/s1600/CIMG2985.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvCEuhm82YaLBd1IWBtnm28NQL3fSSsAdGWY2iRu7q2WBf1ek804aeiM8GURHmtVMu_h3JkII0i2w2bg16VMEoGs7fnoTdFHroBIMolRGM5KNHm38yjZtBzXqOooWWetO8iCed8a7xiNfr/s320/CIMG2985.JPG" width="320" /></a></div><br />
<span class="yiv484567208text_exposed_show">LUNEDI' 6 FEBBRAIO, IN PIAZZA MAGGIORE, PRESIDIO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEI SERVIZI SCOLASTICI IN APPALTO.</span><br />
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<div style="text-align: justify;">Da mercoledì scorso le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi scolastici in appalto di Bologna sono a casa, in ferie non retribuite e forzate, poichè l'emergenza neve "impone" al sindaco Merola la chiusura delle scuole.</div><div style="text-align: justify;">Ricordiamo che tutte le previsioni metereologiche <span class="yiv484567208text_exposed_show">avevano previsto con largo anticipo la possibilità di abbondanti nevicate. Sarebbe bastato prestare la giusta attenzione agli avvisi e usare le giuste precauzioni, ostentare di meno la sicumera alla quale il sindaco ci ha abituati ed essere più solerti, per limitare al minimo il disagio e permettere alle scuole di funzionare ed ai lavoratori di fare il proprio lavoro per portare a casa per intero, a fine mese, il misero salario.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="yiv484567208text_exposed_show"> Cosa si troveranno in busta paga questi lavoratori alla fine del mese? </span></div><div style="text-align: justify;"><span class="yiv484567208text_exposed_show"> Ai già miseri stipendi, si aggiunge il furto di una settimana di paga, dato il fondato sentore che lunedì 6 potrebbe non essere l'ultimo giorno di chiusura a causa della neve.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="yiv484567208text_exposed_show"> Dopo le proteste dell'estate scorsa contro il nuovo appalto del servizio che peggiorava le condizioni di lavoro e di vita, demansionando le qualifiche e decurtando ore-salario, siamo di fronte all'ennesima beffa!!! </span></div><div style="text-align: justify;"><span class="yiv484567208text_exposed_show"> Basta con l'accanimento verso questa categoria di lavoratori, le lavoratrici e i lavoratori dei servizi scolastici hanno già dato!!! </span></div><div style="text-align: justify;"><span class="yiv484567208text_exposed_show"></span><span class="yiv484567208text_exposed_show"> <br />
LUNEDI' 6 FEBBRAIO, IN PIAZZA MAGGIORE, PRESIDIO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEI SERVIZI SCOLASTICI IN APPALTO, per chiedere alla giunta di farsi carico del problema delle retribuzioni degli impiegati nel settore.<br />
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PARTECIPATE TUTTE E TUTTI !</span></div>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-48030675425455349932012-02-04T12:47:00.000+01:002012-02-04T12:47:18.692+01:00NEVICA: COMUNE LADRO!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvz3Z_PvWPH3m14JLqvHjRrpMif8hGTHhQAB0qs9KmK2cJP1SkInRuFdGgg0BDmA-UiTLZuybRpOpXM22rXlK7Rm2HDIOlimcHUcT5BsFU1gJGFYTW56Iz4wno9_Tsjv3jKwyGV9FjyOY/s1600/neve_Bologna_Stefania--400x300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvz3Z_PvWPH3m14JLqvHjRrpMif8hGTHhQAB0qs9KmK2cJP1SkInRuFdGgg0BDmA-UiTLZuybRpOpXM22rXlK7Rm2HDIOlimcHUcT5BsFU1gJGFYTW56Iz4wno9_Tsjv3jKwyGV9FjyOY/s320/neve_Bologna_Stefania--400x300.jpg" width="320" /></a></div><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">Educatrici ed educatori scolastici a casa senza stipendio.</div><div style="text-align: justify;">Con un comunicato apparso sul sito del Comune di Bologna il sindaco Virginio Merola comunica che ha “firmato un'ordinanza per la sospensione dell'attività educativa e didattica nelle scuole fino a sabato compreso”. Bene, si divertiranno i bambini che potranno giocare con le palle di neve. Il comunicato procede poi con le rassicurazione sulla solerzia dell’amministrazione del limitare i disagi e le raccomandazioni di rito a spalare i tratti di marciapiedi di negozi e condomini di pertinenza. Bene, ognuno faccia il suo dovere per evitare malaugurati incidenti (anche se ci sembra che al momento, la viabilità sia tutt’altro che scorrevole e la neve ancora occupa le carreggiate: ne sanno qualcosa gli autisti dell’ATC rimasti bloccati ed in difficoltà nel governare gli autobus). </div><div style="text-align: justify;">Bene, la cooperativa che gestisce i sevizi educativi scolastici del comune, appresa l’ordinanza, con una email dal tono cordiale ma risoluto comunica agli educatori ed alle educatrici che rimarranno a casa e “LE ORE PERSE NON SARANNO NE PAGATE NE POTRANNO ESSERE RECUPERATE!” </div><div style="text-align: justify;">In tempi di crisi, basta una nevicata a riportare all’ordine del giorno il “problema della sopravvivenza” di questa categoria di lavoratori, vessata da un CCNL capestro (da poco rinnovato in termini di salario e normativi a dir poco vergognosi da CGIL CISLe UIL), e presa in giro dall’amministrazione di Merola che, lo ricordiamo, sul finire dell’estate scorsa ha prodotto un appalto per questo servizio a condizioni altrettanto vergognose: riduzione complessiva delle ore di intervento, spezzettamento degli interventi tra educativi ed assistenziali, demansionamento, non riconoscimento delle ore di assenza dei bambini e, in ultimo, FERIE NON PAGATE IN CASO DI CHIUSURA PER EVENTI CLIMATICI!</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Se “fare la propria parte” (così come invita il sindaco nel comunicato), significa prendere in giro gli educatori (ricordiamo le finte trattative e la firma del protocollo truffa con CGIL e CISL del settembre scorso), o mandare i vigili urbani a sgomberare i lavoratori che protestano giustamente dal comune, c’è da sperare che l’appello cada nel vuoto.</div><div style="text-align: justify;">Caro sindaco, il suo invito alla collaborazione lo rispediamo indietro. Almeno fino a quando la sua amministrazione comincerà a “fare la propria parte” nei confronti degli educatori, almeno fino a quando si comincerà ad affrontare il problema della dignità del lavoro e del salario per le educatrici e gli educatori di questo settore.</div><div style="text-align: justify;">Intanto, sindaco, le rivolgiamo noi un appello: faccia la sua parte, prenda la pala e dia una mano a spalare. Prima riaprono le scuole, prima gli educatori ritornano al loro cottimo.</div>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-37057836046974556002012-01-25T19:05:00.000+01:002012-01-25T19:05:38.510+01:00S.O.S aree naturali protette<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm93WsaeBCozyh8F0nMhOdLQUtuLWOYBvJ_kyAcLrt4QVwxHHbhjRUn4022J_WQ2fRTFMqe0fxPgIjynNFt_zu7oguKP5_n7WUp-4nOSPK7Yo9oIHjqo1ScSwjPnEuV-4_tNijzgfoeUcw/s1600/seconda+parte+%252810%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm93WsaeBCozyh8F0nMhOdLQUtuLWOYBvJ_kyAcLrt4QVwxHHbhjRUn4022J_WQ2fRTFMqe0fxPgIjynNFt_zu7oguKP5_n7WUp-4nOSPK7Yo9oIHjqo1ScSwjPnEuV-4_tNijzgfoeUcw/s320/seconda+parte+%252810%2529.JPG" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><i>APPELLO PER FERMARE UNA RIFORMA INUTILE E DANNOSA</i></span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><i>DELLA LEGGE QUADRO SULLE AREE NATURALI PROTETTE</i></span></b></div><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><br />
</span><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">E’ stato avviato dalla Commissione Ambiente del Senato il percorso che dovrebbe portare</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">entro il termine dell’attuale legislatura alla riforma della Legge quadro sulle aree naturali</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">protette, la Legge n.394 del 1991. Una proposta di riforma che non ha come presupposto</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">una seria analisi dei punti di forma e di debolezza della normativa vigente ma sembra</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">rispondere solo ad alcuni specifici interessi distanti dalla prioritaria finalità delle aree</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">naturali protette: la conservazione del nostro patrimonio naturale. Se può essere condivisibile l’esigenza di una “messa a punto” della normativa nazionale per le aree protette marine, che hanno oggi regole diverse dalle altre aree protette con oggettivi problemi per la loro efficace gestione, non è così per i Parchi Nazionali che hanno operato fino ad oggi con buoni risultati nonostante le note difficoltà dettate dai drastici tagli ai finanziamenti per investimenti e progetti. </span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Le proposte di modifica della normativa in vigore presentate da vari Senatori di entrambi</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">gli schieramenti politici, riuniti oggi nella maggioranza che sostiene il Governo, interessano</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">essenzialmente tre aspetti della gestione delle nostre aree protette che per i loro contenuti</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">rischiano di stravolgere alcuni dei principi fondamentali che hanno motivato la creazione</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">dei Parchi e delle Riserve naturali non solo in Italia ma in tutto il mondo.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Il primo è l’equilibrio degli interessi che entrano in gioco nella gestione di un Parco: da una</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">parte l’interesse primario della conservazione della biodiversità come ci ricorda l’articolo 8</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">della Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica sottoscritta a Rio de Janeiro 20</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">anni fa, dall’altra i legittimi interessi delle comunità locali residenti nei territori sottoposti ad</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">una straordinaria forma di governo.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">La norma approvata nel 1991 aveva raggiunto un equilibrio soddisfacente della</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">rappresentanza dei Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, del mondo scientifico, delle</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Associazioni ambientaliste e dei rappresentanti degli Enti Locali, nel rispetto dell’articolo</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">117 della nostra Costituzione che attribuisce allo Stato la competenza esclusiva in materia</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">di tutela degli ecosistemi proprio per ribadire l’interesse nazionale della conservazione</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">della natura.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Le proposte di modifica intendono spostare questo delicato equilibrio a vantaggio di coloro</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">che rappresentano interessi locali e di settore con una maggioranza dei rappresentanti</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">degli Enti Locali e l’introduzione di un rappresentante delle Associazioni agricole nel</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Consiglio direttivo degli Enti Parco, attribuendo tra l’altro di fatto a questo organo la</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">nomina del Presidente. Allo stesso tempo verrebbero eliminati i rappresentanti del mondo</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">scientifico e ridotta la presenza delle Associazioni ambientaliste. Il risultato sarebbe il</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">prevalere degli interessi particolari, soprattutto in questo momento di crisi economica,</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">rispetto all’interesse generale e collettivo della conservazione della natura, principale</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">motivo della creazione delle aree naturali protette. Queste modifiche, insieme alle nuove</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">procedure previste per la nomina dei direttori dei parchi, non farebbero che aumentare la</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">politicizzazione degli Enti Parco.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Una maggiore efficienza nella gestione degli Enti Parco, in particolare per la</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">valorizzazione delle identità locali dei territori e lo sviluppo della “green economy”, sarebbe</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">la motivazione principale dei sostenitori della riforma. Ma lo sviluppo economico dei</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">territori attraverso la “green economy” è un obiettivo che può essere perseguito da diversi</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Enti pubblici nell’ambito delle loro ordinarie funzioni. Le aree naturali protette nascono per</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">la conservazione della natura, finalità non esclusiva ma sicuramente prevalente rispetto ad</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">altri obiettivi nell’operato dei loro Enti di gestione appositamente costituiti. Se gli Enti Parco</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">si trasformano in grandi Pro loco o agenzie di sviluppo locale finiscono per diventare inutili</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">doppioni di Enti che oggi in molti vorrebbero tra l’altro cancellare come le Province o le</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Comunità Montane.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Il secondo aspetto riguarda il divieto di caccia nei Parchi che le proposte di modifica della</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Legge quadro vorrebbero attenuare con l’artificiosa distinzione del controllo faunistico</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">prendendo a pretesto il caso particolare del cinghiale (tra l’altro in una situazione estrema</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">come l’Isola d’Elba del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano).</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">I testi di legge in discussione e gli emendamenti presentati non lasciano dubbi sulla reale</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">finalità delle proposte di modifica in favore del mondo venatorio. I problemi delle specie</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">aliene e del cinghiale possono trovare infatti soluzioni efficaci anche con l’attuale</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">normativa ed organizzazione dei Parchi, come sta tra l’altro avvenendo in molti Parchi</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Nazionali, Arcipelago Toscano compreso.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Terzo aspetto della contestata proposta di riforma della Legge quadro è il meccanismo di</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">finanziamento degli Enti Parco con l’introduzione della riscossione di una royalty o di</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">canoni su alcune attività ad elevato impatto ambientale come la coltivazione di idrocarburi,</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">gli impianti idroelettrici di potenza maggiore di 220 kw, gli impianti a biomasse, gli oleodotti</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">ed elettrodotti fuori terra, le attività estrattive in area contigua, le adduzioni idropotabili e la</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">concessione di posti barca. Un’interpretazione tutta italiana del tema dei “pagamenti dei</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">servizi degli ecosistemi” di cui si discute da tempo a livello internazionale, tra l’altro mai</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">citati nei testi in discussione, che nelle forme proposte delle royalty o canoni</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">determinerebbero un pesante condizionamento delle decisioni di un Ente Parco che in</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">prospettiva sarebbe a larga maggioranza controllato dai rappresentanti dei Comuni.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Essenzialmente per questi motivi il WWF, la LIPU, il FAI, Italia Nostra e Mountain</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Wilderness, ma anche tanti studiosi della materia e le associazioni di coloro che lavorano</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">ed operano nei parchi, considerano pericolose le proposte di modifica della legge quadro</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">sulle aree naturali protette presentate.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Nei prossimi mesi per fermare questa riforma inutile e dannosa della Legge quadro sulle</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">aree naturali protette le nostre Associazioni lavoreranno insieme, cercando il supporto del</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">mondo scientifico, degli intellettuali, dei rappresentanti della cultura e dell’ampia</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">maggioranza dell’ opinione pubblica che ha a cuore la sorte dei nostri Parchi Nazionali e</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">della natura che devono proteggere.</span></div><span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;"><br />
Giulia Maria Mozzoni Crespi (Presidente onorario FAI)<br />
Fulco Pratesi (Presidente onorario<a href="http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=474&lang=it-IT"> WWF Italia</a>)<br />
Danilo Mainardi (Presidente onorario <a href="http://www.lipu.it/">LIPU</a> – Birdlife Italia)<br />
<a href="http://www.faustodestefani.com/">Fausto De Stefani</a> (Presidente onorario <a href="http://mountainwilderness.it/html/home.php">Mountain Wilderness</a>)<br />
Stefano Leoni (Presidente nazionale WWF Italia)<br />
Fulvio Mamone Capria, (Presidente nazionale LIPU – Birdlife Italia)<br />
Ilaria Borletti Buitoni, (Presidente nazionale FAI)<br />
Alessandra Mottola Molfino (Presidente nazionale Italia Nostra)<br />
<a href="http://www.carloalbertopinelli.it/">Carlo Alberto Pinelli</a> (Presidente nazionale Mountain Wilderness)</span>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-10260933927269451852012-01-02T15:53:00.001+01:002012-01-19T11:49:24.173+01:00Uccidere<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-iTmDffVxuBc/TwHEn_TSk5I/AAAAAAAAAVk/D8tqCjnd_ek/s1600/albero_genealogico1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="http://3.bp.blogspot.com/-iTmDffVxuBc/TwHEn_TSk5I/AAAAAAAAAVk/D8tqCjnd_ek/s320/albero_genealogico1.jpg" width="320" /></a></div>Un giorno Gasan istruiva i suoi seguaci: "Quelli che parlano contro l'assassinio e che desiderano risparmiare la ita di tutti gli esseri consapevoli hanno ragione. E' giusto proteggere anche gli animali e gli insetti. Ma che dire di quelle persone che ammazzano il tempo, che dire di quelli che distruggono la ricchezza e di quelli che distruggono l'economia pubblica? Non dovremmo tollerarli. E inoltre, che dire di uno che predica senza l'Illuminazione? Costui uccide il Buddhismo."</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Questa breve storia ci sembra il miglior augurio/proposito per l'anno appena incominciato.</div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-82347488421500103172011-11-23T15:51:00.003+01:002011-11-23T17:08:50.281+01:00Giusto per iniziare!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-slBbVqft4Zo/Ts0GP1XrNaI/AAAAAAAAASI/CPB2n61SXd0/s1600/d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="http://4.bp.blogspot.com/-slBbVqft4Zo/Ts0GP1XrNaI/AAAAAAAAASI/CPB2n61SXd0/s320/d.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Il mercoledì è un giorno speciale per me, uscire da scuola alle 11:30 è un miracolo che raramente un'educatore incontra sulla sua strada soprattutto se ha un monte ore alto da spalmare su 5 giorni lavorativi. Tra le ore dirette sull'integrazione scolastica e quelle sui servizi integrativi quest'anno mi è toccato in sorte un bel pacchetto sostanzioso di 37 ore, per una media giornaliera di 6 ore minime passate fra i banchi. L'educatore alle prime armi avvertirà fastidi psichici e fisici a passare tante ore fra le mura scolastiche ma per noi <i>abituè</i> è un dettaglio assimilato, assorbito sia dalla parte fisica che da quella psicologica. Ai tic improvvisi, ai pruriti vertiginosi da orticaria da stress, ai movimenti spasmodici da contrazione muscolare e nervosa, oggi si finisce per fare 8 ore filate senza avvertire il minimo sussulto come se lo stare a scuola fosse la cosa più naturale di questo mondo. Cosa fai nella vita? (qualcuno potrebbe aver la curiosità di domandare), <i>nulla io vado a scuola!</i> Dall'inizio dell'anno scolastico due educatrici nuove di zecca hanno abbandonato il servizio per accumulo di stress, qualcuno ha provato a dargli un etichetta, a definirlo nello specifico, <a href="http://www.psicopolis.com/burnout/educatore.htm">BURNOUT</a>, così lo chiamano questo stress <i>un logoramento costante, un forte senso di delusione e di impotenza e alla fine il sentirsi bruciati. </i>Esaurimento, affaticamento<i> </i>insomma<i> </i>voglia di staccare la spina e riposare. Burnout, suona "figo" altro che i soliti termini in italiano che finiscono sempre per -mento, poca fantasia nella descrizione meglio ricorrere all'inglese soprattutto se l'hai studiato in un libro e sei alle prime esperienze su campo: nessuno ti fila, per i maestri vali meno di zero, per i bambini non sei nessuno, per i bidelli come una mosca chiusa in un cesso ma se dici Burnout, cazzo, tutti si fermano, per un istante non sei più l'educatore sfigato sottopagato e sfruttato in cerca di avventure ma quello che HA STUDIATO, fermi tutti, sa di cosa parla, mastica qualcosa di psicologia, qualcosa di pedagogia, facciamolo parlare!! </div><div style="text-align: justify;">Così il tempo ti passa e cominci a pensare che tutto sommato questo lavoro ti piace, nonostante lo stipendio sia di merda e che per averlo decente ci devi crepare in una scuola, tiri avanti senza batter ciglia. Le maestre si lamentano sempre delle loro 22 ore più programmazioni varie, si lamentano spudoratamente con te che sei lì dalle 7:30 del mattino, è la tua quinta ora, con un panino gommoso perchè la scuola ed il comune non ti pagano il pasto e devi pure trovar le parole per confortarle. Risulta difficile, difatti le parole si perdono per strada ed al posto di un po' di conforto esce un velo misero di Pietas cristiana: AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO... anche se un Vaffanculo calzerebbe a pennello, AMA queste maestre poichè NON SANNO QUELLO CHE DICONO! Fermo restando che ogni ruolo interno alla scuola ha delle difficoltà che non vanno sottovalutate o sottostimate e che non bisogna fare guerre fra "poveri" visto il clima generale delle cose, andiamo avanti, ritorniamo al punto di partenza. Finisco alle 11:30, corro a casa, in un secondo sono in tuta, cucino, mangio, rimetto in ordine, apro il pc, leggo il giornale, mi fermo. Passa un minuto, passano due minuti, son sempre ferma, la notizia è sensazionale mi rapisce. Sulla pagina odierna bolognese <a href="http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/11/23/news/sant_orsola-25450680/">una notizia</a> ci parla di una fantomatica donna che in nove anni è riuscita a farla franca e a lavorare solo sei giorni. Certificati e maternità false, malattie e calamità naturali hanno tenuto questo personaggio da fantafavole per nove anni lontano dal suo posto di lavoro. Una domanda sorge spontanea: "E gli altri?" Cosa facevano i suoi colleghi/ghe mentre questa si inventava il mondo intero? Tutti ignari del colpaccio?</div><div style="text-align: justify;">Ho provato per un momento a immaginare cosa accadesse se io non mi presentassi al lavoro, quanto margine avrei prima di esser sgamata, colta in fallo. Neanche riesco ad immaginarla tanto risulterebbe improbabile. Ore 7:30, tre educatrici su 60 bambini, se manca una nessuno se ne accorge, posso accumulare un'ora di sonno in più ma alle 8:30 suona la campanella ed entra il bambino autistico che seguo. Ammettiamo che la maestra contempli un mio possibile ritardo, lo farebbe accomodare al suo banco tenendolo sotto controllo, che non scappi dalla classe alla ricerca della sua educatrice. Potrebbe far passare un quarto d'ora in attesa, il bambino, tra una stereotipia e l'altra, cercherebbe di attirare i suoi compagni con comportamenti bizzarri mentre questi scrivendo la data sul quaderno ricorderebbero alla maestra che M. non può stare da solo. Dopo 10 minuti l'alunna più tranquilla andrebbe dal bidello a chiedere se ha notizie della sottoscritta. Non conoscendo il sistema delle sostituzioni alla maestra verrebbe il dubbio che l'educatrice si sia ammalata e che una sostituta sia stata convocata in ritardo. Il tempo passerebbe in attesa di veder spuntare qualcuno dalla porta principale ma non si supererebbe un arco temporale di due ore circa. La voce arriverebbe direttamente al preside. Immagino M. con in mano una mia foto staccata dal suo Pecs entrare in presidenza a reclamare la mia assenza. Lo immagino. ma non andrebbe così perchè rimarrebbe seduto ore ed ore immerso in stereotipie senza fine ma questo è un altro discorso. Ho stimato che potrei farla franca per 3/4 ore, non un minuto di più. Si attiverebbero i servizi investigativi e la Cooperativa mi sospenderebbe subito dall'incarico. Considerando che per formare bene un educatore sull'autismo ci vuole almeno un anno fra pratica e teoria, il danno, per l'utente in primis e per la scuola, sarebbe inestimabile. E' proprio vero, c'è chi può e chi non può, gli italiani si dividono proprio in due categorie ben distinte, se io fossi la signora di cui oggi tanto si parla, forse mi vergognerei un po'. Non tanto per non aver concluso nulla, lavorativamente parlando, in nove anni di vita ma perchè con i soldi rubati, <b>in questo comune,</b> ogni tanto attivano dei progetti ad Hoc per i bambini che gli sfigati sottopagati come me, accompagnano nel loro duro percorso. Sarebbe interessante mandare a casa della signora i costi che l'Ospedale o la Asl sostengono per mettere in piedi una diagnosi o un percorso di riabilitazione<i>. </i>Stamattina ad una seduta di Ippoterapia l'educatrice che segue il mio "utente" mi ha detto che non possono attivare percorsi che durino più di mezz'ora per i costi che la Asl deve sostenere. </div><div style="text-align: justify;">In tempi di tagli, viene da pensare, è già grazia del cielo che si riescano a fare certe attività ma se si recuperassero dagli sprechi forse qualche bambino in più potrebbe fare qualcosa di importante, ricordo che passare 8 ore a scuola per un bambino disabile è sfiancante. Anche se ci sono i compagni, le maestre, i bidelli, anche se abbiamo computer e giochi divertenti per far passare il tempo a volte basta davvero poco per rendergli una giornata speciale. Mi piacerebbe poter pubblicare a testimonianza di ciò la foto sorridente di M. che accarezza il suo cavallo, non posso farlo, accontentatevi di quello che dico, lui è il fortunato che è riuscito a rientrare nella lista dei bambini che possono usufruire del servizio. Pensate però a quanti verrà negata per mancanza di fondi, mettiamoli uno vicino all'altro, una bella foto di gruppo da spedire alla signora dell'articolo con un bel ringraziamento. Giusto per iniziare! </div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/UYRmbArCkCk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: center;"> V<i><span class="line line-s" id="line_18">oglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta</span> <span class="line line-s hover" id="line_19">Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché </span><span class="line line-s" id="line_18">mio m'aspetta</span> <span class="line line-s hover" id="line_20">Ventiquattromilapensierialsecondofluisconoinarrestabili</span> <span class="line line-s hover" id="line_21">Alimentando voglie e necessità</span> <span class="line line-s hover" id="line_22">Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta</span> <span class="line line-s" id="line_23"> </span></i></div>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-53611447884360672862011-11-09T22:07:00.000+01:002011-11-09T22:07:26.526+01:00Cicloguida contromano di #Bologna (Incipit)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLk9faKWolBOiS-ESrQl76VZH9q8ul7vCTvHCCDw8nTm7PLSKfmlzWS3h9613gAPYfESn1XFZI6MTbhy8acZF93A_eN2RUc5NU66-kigB9nyEk4C3Vhls3tsH7KjYlNa0_a_B8woyFy4g/s1600/bici-halloween.gif.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLk9faKWolBOiS-ESrQl76VZH9q8ul7vCTvHCCDw8nTm7PLSKfmlzWS3h9613gAPYfESn1XFZI6MTbhy8acZF93A_eN2RUc5NU66-kigB9nyEk4C3Vhls3tsH7KjYlNa0_a_B8woyFy4g/s320/bici-halloween.gif.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Torno a casa dopo l'ennesima pedalata tra strade sconnesse, fanali che squarciano il velo della sera, pedoni, altri ciclisti, ostacoli vari ed eventuali.</div><div style="text-align: justify;">Mi è sempre piaciuto girare la città senza la spinta chimica di un carburante, si riesce spesso a scovare qualcosa di nuovo, ad imbattersi in situazioni o pensieri che difficilmente si toccherebbero dall'interno dell'abitacolo. Lo scorso anno, grazie anche ad un minor accavallamento di tempi e spostamenti, avevo usufruito maggiormente dei piedi (inoltre la dueruote stentava ad andar dritta oltre i due metri). Quest'anno la scelta è stata obbligata, così come il restyling della cavalcatura; quasi ogni giorno attraverso periferie e centro, con tutte le tonalità di luci ed ombre disponibili. E proprio dall'accorciarsi delle giornate, dal tempo a disposizione per riflettere che permette uno spostamento medio lento, ho cominciato ad osservare le dinamiche che riguardano i vari consumatori di viabilità e mi è tornato in mente un vecchio progetto nato dalle molte pedalate arrancanti dietro quel proiettile di domusorea: quello della guida contromano per ciclisti di Bologna.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Inizialmente l'idea era più un'occasione per ridere della capacità di domusorea di giungere a qualsiasi destinazione percorrendo abbondanti tratti di tragitto rigorosamente contromano, e con ampi margini di sicurezza. Nelle pedalate di questi mesi mi sono invece reso conto che l'archetipo abbondantemente materno che contraddistingue noi italiani e che ci porta a malsopportare le regole, a pretendere una pressocchè costante attenzione da parte del mondo circostante, con il diritto non cagar niente e nessuno se non per fini di desiderio personale e/o lamentela (non se ne abbiano le mamme e le donne, questo non è un attacco al loro modo d'essere, si parla d'archetipo, di forma universale d'essere e di porsi, in questo caso in una delle sue forme più degenerate) rende i vari spostamenti urbani potenzialmente molto pericolosi, per i diversi attori. Pedoni piantati in mezzo a strade e ciclabili, che spuntano da dietro gli autobus; ciclisti epifanici che zigzagano tra auto e persone, spesse volte mimetizzati tra le ombre rosso mattone dellà città, sprovvisti di luci e accessori vari, contromano perfino sulle proprie corsie; automobilisti con una sigretta in una mano, il cellulare nell'altra ed il volante lasciato al caso (così come il semaforo). Girare per Bologna mi fa tornare in mente un libro su Delhi in cui veniva spiegato come per le sue strade vigesse la legge del più grosso e gli incidenti fossero, inaspettatamente, non poi così comuni (forse anche grazie alla semplicità della logica delle precedenze ).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHrO7TwgfW267T_KYME0Ivd5-q7pYmaU5ghLccyN2MYsyzRRW8_PlxS2xI9mpQ7q42LBDL1r4qTfaLvvkpfDfm9_IRTOq2nqoKehN5oSkKHZijbFRr-TqKEC6dKZUqwLVSD01XUCStuXc/s1600/kinderdijk-natura_qy4re.T240.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHrO7TwgfW267T_KYME0Ivd5-q7pYmaU5ghLccyN2MYsyzRRW8_PlxS2xI9mpQ7q42LBDL1r4qTfaLvvkpfDfm9_IRTOq2nqoKehN5oSkKHZijbFRr-TqKEC6dKZUqwLVSD01XUCStuXc/s320/kinderdijk-natura_qy4re.T240.jpg" width="212" /></a>Fattostà che girare in bici per Bologna, anche a voler essere ciclisti ultraetici, non è mica facile! Negli ultimi anni sono stati fatti <a href="http://www.piste-ciclabili.com/comune-bologna">chilometri di piste ciclabili</a> che chiamare ridicole sarebbe comunque imbarazzante. Nella maggior parte dei casi è bastato un secchio di vernice su marciapiedi e stradine, e voilà! ecco la pista, con tanto di tombini sconnessi, lampioni e fermate del bus nel mezzo. In altri casi ci sono strutture anche adeguate, belle a vedersi, ma così belle da attirare il camminatore di turno (me compreso) a piazzarcisi per riflesso pavloviano nel mezzo, o messe comunque in posizioni (come in via della repubblica, di cui parleremo) per cui è stato necessario renderle anche pedonabili. In altri casi... ehm... vorrei tanto conoscere chi ha progettato tratti di piste nel o verso il nulla.</div><div style="text-align: justify;">Non c'è niente da fare, il ciclista, a Bologna, è un soggetto debole e per niente tutelato (come espresso da <a href="https://twitter.com/#%21/kappazeta">@kappazeta</a> con cui commentavamo l'<a href="http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/11/09/news/si_scontra_con_un_auto_ciclista_perde_la_vita-24733606/">ennesimo decesso cittadino</a>) che, d'altra parte, fa però di tutto per diventare essere in via d'estinzione con un comportamento stradale medio che farebbe impallidire il più intrepido dei kamikaze.</div><div style="text-align: justify;">Pedalando e pedalando sono giunto alla conclusione che per tutelarlo adeguatamente non basterebbero piste ciclabili al livello delle meraviglie di Rotterdam (vedi foto), non siamo ancora pronti per questo (anche se metterci alla prova fornendoci di un sistema adeguato sarebbe un bel punto da cui partire) e, nell'attesa che la coscienza sociale aumenti e la stronzaggine diminuisca, ho deciso d'inaugurare questa rubrica, in cui saranno segnalati i punti di Bologna in cui è più sicuro muoversi contromano, quelli in cui è pericoloso passare a prescindere dal senso di marcia, itinerari alternativi per spostarsi da vari punti d'interesse e piccoli consigli pratici, il tutto per riuscire a garantire spostamenti veloci ed al contempolontani dal sentirsi bersagli (invisibili) mobili.</div><div style="text-align: justify;">Naturalemente qualsiasi consiglio o contributo è ben accetto.</div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-10065900042589638562011-11-07T22:23:00.000+01:002011-11-07T22:23:04.371+01:00Un po' di quel che #succedeascuola<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7nlavw472dcscEBwUKNU1fWqBPR_JQ7ZfbOSNubo1vECRONWTTdcVnFf3a-bwpYjrdtm2938G7u3IBHkTftOJz5SXjrus1Zlh5f_Veh41xi8C6tvydK-ZndKXEcZdvVg-rBxIVteCFWQ/s1600/150230099-b26df686-6dd8-4cc8-9cad-372e3cbf2f62.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7nlavw472dcscEBwUKNU1fWqBPR_JQ7ZfbOSNubo1vECRONWTTdcVnFf3a-bwpYjrdtm2938G7u3IBHkTftOJz5SXjrus1Zlh5f_Veh41xi8C6tvydK-ZndKXEcZdvVg-rBxIVteCFWQ/s1600/150230099-b26df686-6dd8-4cc8-9cad-372e3cbf2f62.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">E' dal 21 settembre che si ha la voglia di buttar giù due righe riguardo alla scuola, dopo le lotte per lo spezzatino servito freddo ai bolognesi (<a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2011_09_01_archive.html">qui</a> e <a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2011_10_01_archive.html">qui</a>), l'interminabile questione riguardo alle riforme di corsi, indirizzi e vicoli ciechi (di cui a mio parere la Gelmini altro non è che la punta maleodorante dell'iceberg) ed il ritorno in classe, versante sostegno, con i problemi dell'anno precedente cresciuti e moltiplicati (in particolare alle medie).</div><div style="text-align: justify;">Dal 21 settembre dicevo, data in cui a questo tweet di <a href="https://twitter.com/#%21/tigella">@tigella</a> </div><blockquote class="tr_bq"> Se però su twitter ci sono insegnanti e studenti (e ce ne sono tanti) che hanno voglia di raccontare cosa <a class=" twitter-hashtag pretty-link" href="https://twitter.com/#%21/search?q=%23succedeascuola" rel="nofollow" title="#succedeascuola"><s class="hash">#</s><b>succedeascuola</b></a>, i problemi ecc...</blockquote>rispondevano <a href="https://twitter.com/#%21/Wu_Ming_Foundt">@Wu_Ming_foundt</a> con quest'altro tweet ponte<br />
<div class="tweet-row"><blockquote class="tr_bq"><div class="tweet-text js-tweet-text"><a class=" twitter-atreply pretty-link" data-screen-name="tigella" href="https://twitter.com/#%21/tigella" rel="nofollow"><s>@</s><b>tigella</b></a> .<a class=" twitter-atreply pretty-link" data-screen-name="ubdorea" href="https://twitter.com/#%21/ubdorea" rel="nofollow"><s>@</s><b>ubdorea</b></a> hanno un sacco di cose da raccontare <a class=" twitter-hashtag pretty-link" href="https://twitter.com/#%21/search?q=%23succedeascuola" rel="nofollow" title="#succedeascuola"><s class="hash">#</s><b>succedeascuola</b></a></div></blockquote></div><div style="text-align: justify;">non per chissà quale titolo emerito da specialisti del versante scuola, ma per il semplice fatto che, se ci lavori dentro e sei a contatto con bambini, ragazzi, personale docente e non, ti ritrovi ad avere, perlomeno, una serie di aneddoti, di riflessioni o di spunti da condividere con le persone, per cercare di rompere un po' i pregiudizi, i miti e le chiacchere da statisti da bar che gravitano intorno a questo Partenone italiano.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Osservati i vari <a href="https://twitter.com/#%21/search/%23succedeascuola">tweet dell' hastag</a> [che, non so perchè, oggi si riducono a due (e qui <a href="https://twitter.com/#%21/jumpinshark">@jumpinshark</a> potrebbe essere di grande aiuto)] c'era abbastanza materiale per fare un articolo pomposotrombonescotemporaomores sui commenti che vi si trovavano. A metà tra l'agenda ed il libro umoristico, i problemi maggiori riportati, riguardavano la sfera affetti-profitto-gag irresistibili. Messi a tacere i borbottii da baffi a manubrio ci si sarebbe potuti fermare a riflettere sul perchè l'unica cosa che si aveva voglia di condividere fossero aforismi umoristici e strappa sorrisi, definibili con troppa facilità solo <a href="http://it-it.facebook.com/pages/Succede-a-scuola/151035681585355">facebookiani</a>. Un motivo ci sarà se l'attenzione/comunicazione su un social come twitter stenta ad andare oltre tali argomenti (oltre alla possibile poca visibilità dell'hastag). In realtà tutto ciò che veniva tweettato riguardava pienamente i problemi, ecc.che avevano incuriosito più di un mese fa @tigella e se il discorso non si è allargato, le tematiche/problematiche varie non si sono miscelate e arricchite vicendevolmente, la colpa non è certo di chi si sforza di trovare l'aneddoto più divertente e bizzarro, ma di chi, con un punto di vista altro, non partecipa al "fiume".</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Questo post è perciò da ritenersi una sorta di megatweet dell'ultimo mese riguardo alla scuola, o giù di lì.</div><div style="text-align: justify;">Perchè di cose a scuole ne succedono un bel po'. Ed anche riguardo questa parolina.</div><div style="text-align: justify;">In terza elementare può succedere che, nel giorno in cui si studiano le parole con l'accento, la maestra inizi la lezione dicendo che la prima parola da impare è proprio <b><strike>pò</strike></b></div><div style="text-align: justify;">Mentre in una quarta di un quartiere ben più che caldo, per stimolare i bambini, il maestro s'inventa un gioco matematico tipo bisca, in cui lanciare i dadi sfidando l'avversario a moltiplicarli a colpo sicuro.</div><div style="text-align: justify;">Succede anche che, l'anniversario <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Porta_Lame">della battaglia di porta Lame</a> si portino i ragazzi di terza a conoscere uno dei partigiani che vi si batterono e che una buona fetta di presenti non solo si appelli al proprio diritto all'ignoranza ma pretenda di poter fare quel cazzo che gli pare. Ma poco prima di andare succede anche che uno dei ragazzi più problematici, oltre a non essersi perso una parola, prenda il microfono per domandare emozionato se avesse avuto paura di morire.</div><div style="text-align: justify;">Succede poi che, passata l'estate, D. sia riuscita, con immensa fatica, ad imparare a scrivere e ad orientarsi tra numeri e lettere.</div><div style="text-align: justify;">Capita anche di leggere di un'educatrice toscana trovata in overdose in bagno a un doposcuola (e si spera che la notizia non si espanda fino in Emilia, che sennò a fotterci definitivamente, noi educatori, ci vuole un attimo).</div><div style="text-align: justify;">Succede che in un istituto comprensivo solitamente sul pezzo si abbiano handicap di serie A e di serie B, a seconda di quanto siano rompicazzo i genitori di un determinato bambino-classe-istituto e che il bambino di serie B si rirtrovi quasi totalmente privato delle ore di sostegno assegnategli.</div><div style="text-align: justify;">Succede che per il terzo anno di fila, le maestre si rifiutino di fare uscite didattiche o gite (<i>che ci pensino i genitori a portarli in giro</i>) mentre in un altro plesso il bambino con la passione per draghi e dinosauri si ammali proprio il giorno prima della gita al <a href="http://www.museocapellini.org/paleonet/public/">museo di paleontologia</a> (che consiglio caldamente a tutti).</div><div style="text-align: justify;">Succede di veder volar sedie, insulti e gesti osceni, seguiti da occhi tristi terrorizzati dall'"effetto galera" dell'assistente sociale.</div><div style="text-align: justify;">Succede che il motivo di maggior scazzo riguardi l'orario, che prof con 18 ore da svolgere pretendano di lavorare quattro giorni non più di quattr'ore al giorno... o che educatori rinfaccino ai prof di sostegno di fare meno ore, che non rompano il cazzo... </div><div style="text-align: justify;">Succede anche di assistere ad una delle più belle lezioni di musica mai viste in anni di medie, e di ritrovarsi commossi in aula con l'ascolto delle arie scelte per far riconoscere i diversi toni di voce ai ragazzi.</div><div style="text-align: justify;">Succede che A. cominci a mangiare di più, a rifugiarsi meno in battaglie di mostri spaziali, mentre un compagno di classe, passato dal Navile a S.Donato, scelga di dormire meno per rimanere coi vecchi compagni (8 anni).</div><div style="text-align: justify;">Succede anche che un supplente si presenti in quinta e proponga un problema in cui se un contadino ha un campo di 6 km quadrati metà coltivato a grano e metà a mais in cui il mais cresce 7 quintali per km2 e si venda a 12 euro il chilo e il grano 10 per km2 e si venda a 15 (n.b. i numeri sono csuali, non li ricordo più) quanti anni ha il contadino? facendo impazzire i geni della classe lanciati in tentativi di soluzione improbabili e gratificando immensamente il "problematico" che risponde, unico della classe, scrivendo un secco <i>"e io che cavolo ne so?"</i></div><div style="text-align: justify;">Succede che non sempre la carta igienica ci sia e che alcuni bambini abbiano merendine costose ma non i fogli nel quaderno. </div><div style="text-align: justify;">Succede di ritrovarsi il primo giorno di scuola con il personale ATA sul tetto e la scuola piena di ragazzi che sotto la scorza che tentano di mostrare hanno una paura fottuta di quello che li aspetta. </div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><br />
Succedono un sacco di altre cose che ora come ora non mi vengono in mente, ma di bisognerebbe parlare di continuo. </div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-27220925810514396762011-10-06T00:36:00.000+02:002011-10-06T00:36:21.553+02:00Welfare a #Bologna - Due appuntamenti<div style="text-align: justify;"><i>[Pubblichiamo il comunicato inviatoci oggi dal coordinamento operatori sociali di Bologna. Il fatto che in questi giorni non ci siano stati altri aggiornamenti sull'argomento non significa che non ci siano novità che riguardano scuola, servizi e altro. Lo scorso inverno il volontariato era stato citato più volte, ma si era pensato fossero discorsi numerologici da commissaria. La nuova giunta <a href="http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/09/27/news/irpef_e_imposta_di_soggiorno_non_abbiamo_alcuna_alternativa-22283043/index.html?ref=search">continua su questa strada</a>, seguita da <a href="http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/09/28/foto/filo_nido-22315899/1/">associazioni non troppo velate</a> dei media. Il sociale bolognese e picconato da più parti e il contratto, di un anno o della durata che sia, vale meno di niente se ci si siede sui chiodi convinti d'essere appagati.] </i></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #404040; font-family: Arial; font-size: 18pt;"><br />
</span></b></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><br />
</div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><b><span style="color: #404040; font-family: Arial; font-size: 18pt;">Il Comune di Bologna sperimenta il modello (anti)welfare</span></b><b><span style="font-family: Arial; font-size: 18pt;"></span><span style="color: #404040; font-size: 26pt;"> </span></b></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><b><span style="color: #404040; font-size: 26pt;">CHI SONO LE CAVIE?</span></b><span style="font-size: 26pt;"></span></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><br />
</div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><span style="font-size: small;"><b>Da mesi proseguono le mobilitazioni delle educatrici e degli educatori delle cooperative sociali. La nuova gestione dei servizi educativi scolastici ha visto profondamente colpiti utenti e lavoratori obbligati a stipendi da fame e a condizioni professionali fuori dal buonsenso e ai limiti della legalità. Il demansionamento degli operatori impegnati nei servizi integrativi, reso possibile grazie al placito vergognoso dei sindacati complici è uno dei colpi più recenti dell’amministrazione di Bologna al welfare cittadino, ma non sembra essere l’ultimo.</b></span></div><span style="font-size: small;"><b style="font-family: arial,helvetica,sans-serif;"><span style="font-family: arial black,sans-serif;"> </span></b></span><br />
<div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><span style="font-size: small;"><b>Come ha espresso personalmente il sindaco Merola, la giunta, utilizzando l’alibi intollerabile della crisi, si appresta ad affondare il welfare, a esternalizzare quel che resta dei servizi in seno al comune, a mettere nelle mani di organizzazioni di volontariato numerosi servizi educativi e di assistenza alla persona.</b></span></div><span style="font-size: small;"><b style="font-family: arial,helvetica,sans-serif;"><span style="font-family: arial black,sans-serif;"> </span></b></span><br />
<div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><span style="font-size: small;"><b>Ne viene un quadro allarmante perché la conseguenza diretta di questa azione è da un lato l’abbattimento della qualità dei servizi, dall’altro la cancellazione di migliaia di posti di lavoro. Parliamo di posti di lavoro qualificato da titoli o da lunghe esperienze, e retribuito già oggi con la miseria di cinque o sei euro netti per ogni ora di lavoro.</b></span></div><span style="font-size: small;"><b style="font-family: arial,helvetica,sans-serif;"><span style="font-family: arial black,sans-serif;"> </span></b></span><br />
<div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><span style="font-size: small;"><b>La giunta comunale di vampiri cinici e spietati vuole di più, o più correttamente, vuole di meno. Tanto per capirci, ci sono servizi che verranno riproposti in termini di volontariato, e che verranno retribuiti con due euro l’ora.</b></span></div><span style="font-size: small;"><b style="font-family: arial,helvetica,sans-serif;"><span style="font-family: arial black,sans-serif;"> </span></b></span><br />
<div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><span style="font-size: small;"><b>Due euro l’ora, due euro l’ora, due euro l’ora... Di cosa stiamo parlando?</b></span></div><span style="font-size: small;"><b style="font-family: arial,helvetica,sans-serif;"><span style="font-family: arial black,sans-serif;"> </span></b></span><br />
<div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><span style="font-size: small;"><b>Nel quartiere Navile alcuni servizi saranno appaltati ad associazioni di volontariato e retribuiti con tali cifre. Seguono la chiusura dei dormitori, i tagli all’assistenza domiciliare, oltre a quanto si è visto rispetto alla copertura dell’handicap scolastico. Siamo di fronte a una chiara scelta politica che si allarga ai comuni limitrofi, una pratica vergognosa che lede duramente la dignità e i diritti degli individui, che ci porrà presto di fronte a problemi di ordine pubblico.</b></span></div><span style="font-size: small;"><b style="font-family: arial,helvetica,sans-serif;"><span style="font-family: arial black,sans-serif;"> </span></b></span><br />
<div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><span style="font-size: small;"><b>Ai signori che si pregiano di autorevoli cariche istituzionali, e che si riempiono ingiustamente le tasche con lauti stipendi, si potrebbe suggerire nel rispetto della politica che stanno mettendo in campo, di farsi da parte e lasciare l’adempimento dei propri incarichi a volontari che per due euro l’ora farebbero meglio di quanto stanno facendo loro!</b></span></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; margin-left: 0.25in; margin-right: 60.3pt; text-align: justify; text-indent: 63pt;"><b><span style="font-size: x-small;"><br />
</span></b></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><span style="font-size: large;">Di fronte a quanto sta accadendo ci prepariamo agli appuntamenti di</span></div><div></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: x-large;"><b><span style="color: black; font-family: Arial;">venerdì 7 ottobre</span></b></span><b><span style="color: black;"></span></b><b> per la nottata dell’indignazione,</b></span> </div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b> </b><b><span style="font-family: Arial;">concentramento in <span style="color: black;">Piazza Liber ParadisuS ore19.30.</span></span></b></span></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><br />
</div><div></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><b><span style="font-size: 18pt;">Inoltre invitiamo tutti a partecipare</span></b></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><b><span style="font-size: 18pt;">con le operatrici e gli operatori dei servizi sociali </span></b></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81.0pt; margin-right: 60.3pt;"><br />
</div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b> </b><b><span style="font-size: x-large;">l</span><span style="color: black;"><span style="font-size: x-large;">unedì 10 ottobre</span> 2011 alle </span></b></span></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b><span style="color: black;">ore 19.30</span></b><b><span style="color: black;"> </span></b><b><span style="color: black; font-family: Arial;">ASSEMBLEA </span></b><b><span style="color: black;"></span></b><b><span style="color: black;"><br />
</span></b></span></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b><span style="color: black;">presso l’Hub, in via Luigi Serra 2h Bologna.</span></b></span></div><div class="yiv1999926787MsoNormal" id="yui_3_2_0_1_1317852684919102" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b id="yui_3_2_0_1_131785268491999"><span id="yui_3_2_0_1_131785268491996" style="color: black;">- DIETRO LA STAZIONE - DOPO IL PONTE DI VIA MATTEOTTI</span></b></span></div><span style="font-size: large;"> </span><br />
<div class="yiv1999926787MsoNormal" style="margin-left: 81pt; margin-right: 60.3pt;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> <b><span style="color: black;"> COORDINAMENTO OPERATORI SOCIALI BOLOGNA</span></b></span></div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-11401752092171790042011-09-16T22:03:00.000+02:002011-09-16T22:03:15.038+02:00Sugli educatori, le cooperative sociali e la giunta di #Bologna - Un aggiornamento<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUMqZenGCjmHDthL0DMENVOeYqWcQZLSiiEFd1qW6-ocA3-MOO2Arn06zZlereJJfJ8Ez2G8qvGVpKM_5X-s8K9edegZPFbZzvMtyaE4XUPbqWrcLRR9tejikKns15lIV7kEyZaqP2JlM/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="206" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUMqZenGCjmHDthL0DMENVOeYqWcQZLSiiEFd1qW6-ocA3-MOO2Arn06zZlereJJfJ8Ez2G8qvGVpKM_5X-s8K9edegZPFbZzvMtyaE4XUPbqWrcLRR9tejikKns15lIV7kEyZaqP2JlM/s320/images.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>[postiamo <a href="https://www.facebook.com/notes/andrea-ciani/il-disastro-della-giunta-merola-nel-settore-educativo-scolastico/10150281398192531?notif_t=note_reply">l'intervento messo su Facebook</a> da Andrea; riguarda i cambiamenti subiti quest'anno dal settore educativo-scolastico, che ha visto molti educatori (comunque pochi rispetto al totale di coinvolti) pressare le istituzioni comunali nelle ultime settimane. Nella lettera sono riassunti in modo soddisfacente svariati punti che nelle ultime settimane sono stati molto dibattutti ed hanno portato ad alcuni, sudatissimi, confronti con esponenti della giunta.] </i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Scrivo da educatore professionale ma anche da elettore, in questo caso della lista di Amelia Frascaroli.</div><div style="text-align: justify;">Rimango basito e deluso di fronte alle scelte politiche di questa giunta nell'ambito dei servizi educativi sull'handicap e su quelli integrativi. Per diverse ragioni.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong>La prima</strong>. La scelta di scorporare i due servizi e di affidarli a due realtà diverse ha creato una frammentazione incredibile dei contratti e dei monte orari e l'obbligo di dover gestire più contratti per arrivare, se ce la si fa, ad un monte orario decente. Così facendo si è voluto risparmiare ma, in qualche modo, pagano come sempre i lavoratori. Da una giunta di centrosinistra ci si aspettava una presa di posizione molto più attenta e sinceramente di tutt'altro stile. Si dice tanto della Gelmini, dov'è allora la differenza??? Dov'è una linea politica sulle questioni scolastiche ed educative? E' risparmiare sui diritti? Le persone che svolgevano servizio come educatori negli integrativi verrannno chiamati dalla coop o dall'organizzazione che li avrà in mano? Il Comune si è premurato della continuità anche di questi servizi?</div><div style="text-align: justify;">Il Comune s'impegni ad evitare la frammentazione dei contratti e a creare forme di stabilizzazione della precarietà che ha generato.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>[su questo punto non c'è molto da aggiungere. Su molte scuole i servizi integrativi e mensa sono rimasti alla vecchia cooperativa (<a href="http://www.societadolce.it/">Dolce</a>) che offre un sontuoso contratto a livello B1 (4/5 € circa all'ora), altre scuole hanno potuto contattare altre coop o associazioni che offrono qualche euro in più per qualche diritto in meno (malattia, contributi, ferie). In alcuni casi le scuole hanno fatto i nomi di educatori già presenti sul servizio gli anni precedenti ma non tutti sono stati chiamati ed in molti faticano ad accettare un tale declassamento con la pretesa di un servizio che rimanga di qualità.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Il Comune non s'è impegnato a garantire forme di stabilizzazione vere e prorie, dice che per quest'anno non può più cambiare nulla e lo<a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2011/09/spezzatino-alla-bolognese.html"> spezzatino</a> rimane sullo stomaco, non solo degli educatori]</i></div><div style="text-align: justify;"><i> </i> </div><div style="text-align: justify;"><strong>La seconda</strong>. Il Comune ha scelto di voltare pagina, affidando i servizi d'integrazione dell'Handicap alla coop "Quadrifoglio". Legittimo. Peccato che, scorporando gli integrativi, ci si ritrova ad essere assunti all'ultimo momento da una cooperativa che a fronte di monte orari esigui, dovuti anche ai tagli ingenti che ricadono su questo settore, avrà enormi problemi di gestione e ciò porterà nuovamente precarietà nel vissuto lavorativo degli educatori.</div><div style="text-align: justify;">Il Comune si assuma la responsabilità delle sue legittime scelte politiche e affronti la situazione.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>[come per il punto precedente, il Comune s'è impegnato poco e nulla. La <a href="http://www.coopquadrifoglio.com/">nuova cooperativa</a> si è trovata costretta ad organizzare un servizio pachidermico in una settimana scarsa. La cooperativa Dolce non ha fatto il passaggio dei dati fino al pronunciamento del Tar crando così un enorme disagio non solo alla cooperativa subentrante ma anche a tutti i lavoratori che hanno dovuto fare ore e ore di fila per sapere il proprio monte ore e firmare il nuovo contratto (ieri si è andati ad oltranza e alcune persone <u>hanno firmato alle 3 di notte!</u>).]</i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong>La terza</strong>. <strong>Ciò che mi sconvolge è il silenzio assordante delle istituzioni. Della vicenda Geco e dei 154 educatori senza stipendio da 4 mesi non c'è stato alcun interessamento e mi spiace dirlo</strong>. Interessarsi vuol dire chiedere, prendere la situazione in mano, agire con quella moral suasion che solo l'uomo politico può fare per chiedere un'attenzione generalizzata e forte ai vari attori della società economica e civica di un paese per evitare che cose del genere non si ripetano più. Soprattutto se riguardano persone che lavorano in servizi dati in appalto dal Comune alle cooperative.</div><div style="text-align: justify;">E non mi si dica che non è una cosa <em>a livello temporale non riguarda le competenze di questa Giunta</em> o che per tali questioni può occuparsene un assessore e non un altro.</div><div style="text-align: justify;">Cosa sta facendo l'assessore alla Scuola? Dov'è l'assessore al Welfare? Cosa si sta facendo per tutte queste ingarbugliate situazioni che avete fatto e deciso.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>[Il caso della cooperativa Geco è tra i più scandalosi, drammatici e mediaticamente ignorati, in primis dai colleghi delle altre coop che, sentendosi col culo parato, se ne sono strafregati di fare gruppo, confrontarsi e pretendere di avere dei riconoscimenti minimi come categoria. Lo stesso vale per queste ultime settimane, in cui si sono riunite le solite 30-50 persone (e ieri sera a firmare eravamo circa 300).</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Per quanto riguarda gli assessori è presto detto: oltre a lavarsi le mani della faccenda con la scusa che non riguarda il porprio assessorato (Welfar verso Lavoro verso Scuola. Fare i nomi mi sembra ridondante, se non li conoscete guardate <a href="http://www.comune.bologna.it/giuntacomunale/persone/124:7060/">qui</a>) o il dare appuntamenti in date in cui, caso strano, non ci si presenta perchè in ferie (sempre Welfare) il comune e i vari assessorati han fatto ben poco. Anzi, alcuni son prorpio caduti dal pero, ascoltando situazioni di cui non avevano la minima idea.]</i></div><div style="text-align: justify;"><i> </i> </div><div style="text-align: justify;">Per questo al momento non posso che concludere traendo alcune riflessioni:</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">-La Giunta Merola, seppur di centrosinistra non ha dato alcun valore aggiunto o attenzione ai servizi scolastici e al ruolo degli educatori. Questo lo dico chiaro e tondo e con forte rabbia e delusione. Molti del mondo educativo hanno votato Amelia Frascaroli e in lei hanno riposto speranza di una politica sociale diversa. Ma le speranze stanno svanendo.</div><div style="text-align: justify;">Non mi si dica che l'educativo e la scuola non le compete. Per la sua storia, la sua formazione e per la sua linea politica anche il suo gruppo dovrebbe prendere una posizione chiara in merito a questo scempio. Dov'è Sel? Dov'è la Lista Frascaroli? Dov'è il Pd e quella cultura del pubblico e della scuola su cui si basa la sua lotta politica?</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">- La Giunta Merola è in difficoltà per la manovra economica. Certo, lo comprendiamo. Ma prima di toccare i servizi in cui si opera per la promozione del benessere e della salute delle persone con Handicap, prima di mettere a soqquadro i servizi integrativi per risparmiare...Mettete mano ai privilegi!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La rabbia degli educatori sta dilagando. Gli educatori sono il cuore del cambiamento, sono l'anima di una cultura solidale e progressista. Sono un patrimonio sociale, per la coesione sociale. Ma solo noi ormai lo crediamo. La politica ci ha abbandonato.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>[su questo ultimo punto, purtroppo, non riesco ad essere poi così d'accordo. Gli educatori non sono il cuore di nessun cambiamento e non lo saranno finchè la maggior parte resterà orientata al metroquadro entro cui si spegne il proprio sguardo. Gli educatori non saranno l'anima di un bel niente fino a quando non riusciranno a coinvolgere altre parti sociali (genitori, insegnanti, altre categorie). E' vero che svolgiamo un servizio importantissimo e, a lungo termine, meno costoso per le tasche sociali, ma non possiamo nemmeno pretendere di essere l'unica categoria a dover essere più sovvenzionata. Ogni euro in più a noi (sempre importante ed il benvenuto, sia chiaro) diventerà un euro tolto ad altri che come noi si spaccano il culo. La coesione sociale, quella vera, sta nel cercare di tenere a mente più realtà possibili, anche solo agendo in quella che compete. Altrimenti rimane il solito tutti contro tutti, e chi è più pirla ci rimette]</i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>[concludiamo postando una delle risposte date dalla Frascaroli al post di Andrea.]</i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><span class="commentBody" data-jsid="text">Caro Andrea, ho sentito l'assessore Pilati questa sera ti assicuro che sta lavorando anche lei molto sui temi che qui poni. Ci siamo accordate per rispondere assieme e lo faremo quanto prima. Penso comunque sia molto utile incontrarsi per d<span class="text_exposed_show">are delle risposte alle tue domande e cercare di fare delle proposte amministrative e politiche condivise. Se credii ti puoi accordare con la mia segreteria che gestisce l'agenda magari trovando occasione anche con l'assessore Pilati. Ci sentiamo</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="commentBody" data-jsid="text"><span class="text_exposed_show"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="commentBody" data-jsid="text"><span class="text_exposed_show"><i>[a questo punto, Andrea, sembra chiaro. Siamo tutti nelle tue mani.]</i></span></span></div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-21489470692213590122011-09-14T00:14:00.001+02:002011-09-14T00:38:57.594+02:00Spezzatino alla bolognese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-EaLUefV3ih8/Tm_CAq57E1I/AAAAAAAAASE/vT_4S1-gApg/s1600/Spezzatino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-EaLUefV3ih8/Tm_CAq57E1I/AAAAAAAAASE/vT_4S1-gApg/s320/Spezzatino.jpg" width="320" /></a></div> <br />
Ingredienti:<br />
<br />
<ul><li>personale educativo a tempo determinato e indeterminato</li>
</ul><ul><li>due grosse Cooperative che si contendono un appalto</li>
</ul><ul><li>piccole cooperative e associazioni </li>
</ul><ul><li>assessori comunali</li>
</ul><ul><li>una grande-piccola città</li>
</ul><br />
<div style="text-align: justify;">Ecco a voi una ricetta accattivante da preparare in compagnia per rendere questo spezzatino ancora più intrigante. Abbiamo elencato gli ingredienti basilari, ora vediamo come sviluppare la ricetta passo per passo.</div><div style="text-align: justify;">Prendiamo degli educatori a tempo determinato e indeterminato, mettiamoli insieme tutti dentro un grande calderone. Li facciamo soffriggere per bene prima con un tipo di <a href="http://www.youtube.com/watch?v=t4SKL7f9n58">Cooperativa di impronta aziendale e stampo totalitario</a>, poi con un altra dal sapore più esotico, i cui esiti gastronomico-papillari non si sapranno fino al vero assaggio. Lasciamo mantecare il tutto in un insipido clima di indifferenza. Mentre questo accade prendete la grande piccola città e cospargetela di assessori vari che poco sanno delle ricette del precedente <a href="http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/politica/2011/08/08/558574-commissario_cancellieri.shtml">Chef</a> , grande appassionata di cucina fusion, famosa per aver progettato un nuovo simbolo presente nelle cucine del comune: il <i>Ratatouille alla bolougnais. </i></div><div style="text-align: justify;">Si tagliano a striscioline sottili i servizi integrativi e di assistenza ai pasti, il trasporto scolastico e si affidano a pentole di diversa grandezza, il tutto con grande economia di intenti, utilizzando una quantità esigua di educatori determinati e indeterminati a cui spetterà il compito di insaporire questi servizi e imbellettarli in eccellenza, affinchè non vi sia scontento nella moltitudine cittadina che si appresterà a sedersi a tavola per usufruire del succulento pasto. Fatto questo si torna al grande calderone dove avevamo lasciato mantecare le due cooperative, sotto <a href="http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Bologna/Sezione%202/2011/201101028/Provvedimenti/201100704_05.XML">giudizio di un critico super partes</a>, si toglie la prima come si fa con un aglio lasciato troppo a insaporire, si rimescolano tutti gli ingredienti a fuoco caldo, arrostendo per bene i pezzi di educatori prima da un lato e poi dall'altro e infine ad una manciata di giorni dall'inizio della scuola li si affida ai vari istituti che si premureranno di condirli a proprio piacimento prima dello sporzionamento finale.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Avete apprezzato lo spezzatino alla bolognese? <a href="http://educatoricontroitagli.blogspot.com/2011/09/bologna-assessori-bloccati-allinterno.html">Qui</a> l'aggiornamento reale dalle alte cucine del nostro amato comune.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: center;"> Segue COMUNICATO STAMPA del 13 settembre 2011</div><br />
<div style="text-align: center;">SERVIZI SCOLASTICI INTEGRATIVI: INCONTRO CON GLI ASSESSORI LEPORE E PILLATI<br />
PROSEGUE LA LOTTA DEI LAVORATORI COOP: ASSESSORI BLOCCATI ALL’INTERNO DALLA CONTESTAZIONE DEGLI OPERATORI<br />
[<i>qua serve aprire una parentesi: non è che gli assessori sono stati bloccati da una folla linciante, è che davanti ad una folla che chiedeva risposte gli assessori sono rimasti chiusi nelle loro stanze, per poi uscire solo sotto l'inutile protezione di una scorta] </i></div><br />
<br />
<div style="text-align: center;">“La nostra mobilitazione deve proseguire – annuncia Fabio Perretta della USB<br />
– nell’incontro con gli assessori al lavoro e alla scuola abbiamo ottenuto<br />
una velocizzazione del confronto, ma mancano ancora le soluzioni”.<br />
<br />
“Sono le soluzioni al problema della frammentazione di questi servizi<br />
essenziali, dall’assistenza handicap al pre e post scolastico, che vogliamo<br />
non ci possono bastare impegni per una futura ed incerta riorganizzazione<br />
del welfare” <br />
“Durante l’incontro di ieri, abbiamo presentato un<br />
preciso ventaglio di misure da prendere: blocco del nuovo appalto, aumento<br />
delle ore programmate di assistenza agli alunni disabili, riaccorpamento<br />
dell’attuale spezzatino tra i vari servizi, ritiro della delega ai<br />
quartieri, piena tutela contrattuale per i lavoratori”.<br />
<br />
<span id="yui_3_2_0_1_1316464201832153">“La Giunta comunale se ha la volontà politica può intervenire e garantire la</span><br />
ripresa del servizio prevista per lunedì prossimo nelle scuole – si assuma<br />
delle responsabilità, e respinga situazioni che vedrebbero educatori<br />
professionali lavorare con modalità totalmente illecite”.<br />
<br />
Lavoratrici e lavoratori hanno occupato l’anticamera della “Sala del<br />
Dentone” di Palazzo D’Accursio, dove si svolgeva l’incontro sindacale, al<br />
termine dello stesso, gli assessori e la delegazione dell’amministrazione sono<br />
rimasti a lungo bloccati all’interno a causa della protesta degli operatori,<br />
che hanno preteso è ottenuto la fissazione della data del prossimo<br />
appuntamento per il prossimo mercoledì mattina.</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;"><b>DOMANI - MERCOLEDI 14 SETTEMBRE 2011</b></span><br />
<br />
<span id="yui_3_2_0_1_1316464201832151" style="font-size: medium;"><b id="yui_3_2_0_1_1316464201832150"><span id="yui_3_2_0_1_1316464201832149">PRESIDIO EDUCATORI SERVIZI SCOLASTICI</span></b></span><br />
<span id="yui_3_2_0_1_1316464201832151" style="font-size: medium;"><b id="yui_3_2_0_1_1316464201832150"><span id="yui_3_2_0_1_1316464201832149"> ORE 10.00</span></b></span><br />
<span id="yui_3_2_0_1_1316464201832151" style="font-size: medium;"><b id="yui_3_2_0_1_1316464201832150"><span id="yui_3_2_0_1_1316464201832149">presso NUOVA SEDE COMUNALE</span></b></span><br />
<span id="yui_3_2_0_1_1316464201832151" style="font-size: medium;"><b id="yui_3_2_0_1_1316464201832150"><span id="yui_3_2_0_1_1316464201832149"></span>Piazza Liber Paradisus</b></span></div><br />
<i><b> </b></i>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-34170190107302349342011-09-09T09:30:00.002+02:002011-09-09T09:30:49.553+02:00Rovine del welfare state e guerra tra poveri<div style="text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="345" src="http://www.youtube.com/embed/HwewAt9UVQs" width="420"></iframe></div><br />
<div style="text-align: justify;">Domenica sera, tornando a Bologna, prodotti incolonnati tra uno scaffale autostradale e l'altro, verso nubi cariche di umido. La testa sempre più pronta a riempirsi di tutte le cose lasciate in stand-by a casa, appesantite da nuove sempre meno digeribili. Csi nelle orecchie.</div><div style="text-align: justify;">Tra le meningi, l'ulteriore tentativo di manovra dei nostri pupazzi in grigio (con tanto di telefonata per tradurre dal burocratichese all'italiano il concetto di <b>deroga</b> al contratto nazionale) nel macro, e le novità cooperativo/sindacali riguardo alla gestione di vari servizi (tra cui quello del sostegno scolastico) nel micro (cioè Bologna e provincia).<br />
<br />
Un salto in avanti. Da domenica ad oggi. Tornati dal terzo incontro con gli educatori ed il sindacato (naturalmente non uno dei tre mediafriend) che fin'ora si è sbattuto giorno dopo giorno per porre una pezza allo scempio che stanno subendo alcuni servizi della città (scolastici e non).<br />
Ma andiamo con calma. La situazione è complessa ed articolata, con un'alta probabilità di sbandamenti egodiretti.<br />
Torniamo all'autostrada, a ciò che l'ha preceduta e seguita.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Del macro di cui dicevo tanto si parla, si discute e dibatte, del micro quasi non si sente parlare sui media (eccetto brevi trafiletti informativi sul Carlino...). Per chi fosse a digiuno delle puntate precedenti consiglio un giretto su <a href="http://educatoricontroitagli.blogspot.com/">questo</a> blog, dove potrà ricostruire la vicenda a grandi linee.<br />
Per il resto basti sapere che le dinamiche di ieri ed oggi sono le stesse, e che un alto dirigente d'azienta o banca differisce da quello di una cooperativa solo (forse) per numero di zeri intascati alla fine del mese, del contratto o dell'azienda in questione. Non certo per dinamiche. Così, può succedere che per quattro mesi i lavoratori di una <a href="http://www.ideatattoo.com/blog/wp-content/uploads/2010/03/geco_tattoo_giapponese.jpg">cooperativa anfibia</a> coi conti all'attivo, per problemi di consorzio non percepiscano lo stipendio (mentre i loro dirigenti si liquidano bellamente); oppure può succedere che la <a href="http://dieta.pourfemme.it/wp-galleryo/dolci-dieta-e-calorie/dolce-tiramisu.jpg">zuccherosa multinazionale del sociale felsineo</a> perda a sorpesa contro un'altra <a href="http://www.airdave.it/wordpress/wp-content/uploads/quadrifoglio.jpg">ossalidica big</a> il bando e, per forza di cose, il pluriennale monopolio sulla gestione dell'handicap scolastico.<br />
Perdita di agganci politici? effettiva mancanza di prerogative utili a ottenere punti per il bando?<br />
Resterà un mistero, il Tar sembra <a href="http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Bologna/Sezione%202/2011/201101028/Provvedimenti/201100704_05.XML">aver rifiutato</a> le rimostranze della parte che si dice lesa (la cooperativa perdente naturalmente, qualcuno pensava forse ai lavoratori?) che naturalmente, invece che puntare il ricorso sul peggioramento che avrebbero subito i servizi offerti all'utenza e le condizioni contrattuali e lavorative degli educatori ha puntato sulla critica al gioco al ribasso del bando (risposta: <i>e voi perchè avete partecipato?</i>) e sul fatto che vi fosse una commissione ostile; quello che conta è che altre trecento e passa persone vedono traballare l'esigua sicurezza che li ha sostenuti fin'ora.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0N7el8HuJAjFt_42Utxe-ZZfIVb9Wxe1kwPrJedIoHQKwSxNFwDokMw1pBLfv3lt-_eCtTMTDMHld6g5RfBBiBn65tbnluZl74ZsL-IKrqVSV_6XXiB0PhGduuOfXPeKycWRBHkGOozc/s1600/tagli-200x150.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0N7el8HuJAjFt_42Utxe-ZZfIVb9Wxe1kwPrJedIoHQKwSxNFwDokMw1pBLfv3lt-_eCtTMTDMHld6g5RfBBiBn65tbnluZl74ZsL-IKrqVSV_6XXiB0PhGduuOfXPeKycWRBHkGOozc/s1600/tagli-200x150.gif" /></a></div>Sì, perchè nel lavoro dell'educatore non c'è contratto che tenga. Indeterminato o determinato se i committenti (cioè il comune) stringono il cordone, le ore di lavoro calano o si azzerano, con la cassa integrazione tutt'altro che scontata e con giusto le ore di malattia e ferie pagate. Aspetti, questi ultimi, da non sottovalutare in tempi di precariato selvaggio e da non dare poi così per scontato. Perchè a Bologna ultimamente son passate commissarie e nuove giunte che, in barba alla realtà territoriale o ad una quadratura dei conti a lungo termine, hanno tagliato là dove i nudi numeri sembravano permettere di tagliare e parcellizzato dei servizi senza conoscerne le modalità di gestione, le particolarità (localistiche e non) ed i vari equilibri ad essi legati.<br />
<br />
A questo punto la guerra tra poveri è scattata nella modalità più invasiva e subdola: un tutti uniti sommato ad un tutti contro tutti che divaricato un problema dotato di crepe ormai strutturali.<br />
Nulla di strano perciò se dallo stesso istituto comprensivo, già colpito da disboscamenti nazionali, viene istituito un bando interno per pre e post scuola (in un caso perfino la gestione dell'handicap) con budget ridicoli e la pretesa di mantenere lo stesso servizio, con il medesimo personale ma con contratti che non garantiscono, oltre allo stesso stipendio, diritti minimi quali la malattia pagata, le ferie o il versamento dei contributi. A certe cifre più di una ritenuta d'acconto, co.co.pro o rimborsi sportivinon si può fare e quando vien fatto notare ai dirigenti scolastici ci si trova davanti a basite facce di tolla.<br />
Anche tra gli stessi lavoratori il rapporto si complica. Chi ha un contratto indeterminato non vuole cedere nemmeno un'ora di lavoro e chi invece è ancora determinato (perciò senza contratto) vorrebbe vedersi confermare (anche perchè nel settore scuola ci sono casi non così rari di persone formate che da 3,4 o 5 anni lavorano con la stessa coop da settembre a giugno e in estate si arrangiano come possono). Chi gravitava in area sindacale ha potuto beneficiare di una spinta clientelare alla rapida assunzione, gli altri stanno alla finestra. C'è chi indignato dice che i senza contratto non dovrebbero firmare nuovi contratti se sfavorevoli e chi annoda diritto sociale a diritto legale.<br />
<br />
Intanto mancano meno di 11 giorni all'inizio della scuola e ancora nessun educatore sa se, dove e quante ore lavorerà. Così come molte scuole e famiglie non sanno ancora chi lavorerà con i propri figli (e come detto nel precedente post, dovrebbero iniziare a farsi sentire).<br />
<br />
Dalla giunta le risposte sono state fin'ora nebbiose, facendo rimbalzare il problema tra assessorato al welfare, del lavoro e della salute, per finire poi tra i miasmi del gabinetto del sindaco che, oltre a promettere un <a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2011/09/sulle-cooperative-sociali-o-un-autunno.html">ulteriore incontro</a> in seguito alla decisione del Tar fa ben capire che la faccia e il culo, lui, non ce li vuol mettere. Però capisce. E si dispiace.<br />
<br />
<br />
Ritorno incolonnato nel traffico, avanzando un passo alla volta. Con una serie di pensieri venuti e da venire attorno. E le note distorte di una canzone che, in fondo, rendono tutto ciò un tempestoso granello perso entro l'eterno.</div><div style="text-align: center;"><br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="345" src="http://www.youtube.com/embed/eZjCmkbw9HA" width="420"></iframe></div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-2053701014272038552011-09-09T00:26:00.002+02:002011-09-09T09:34:05.703+02:00Nel caso che....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjt3_73bfCQ3bYP1I_vYhwW18J8T67x5ECxg64f3BwrzjZYclgXfib1KvXeQ4yW-VujgA4bj_GMilgT6oBD0lE6jV0VeA8Tr4cHW6O61pC4l2K6NPBVSMM4UeM1tlCKq8-nXklsd8ScjiIT/s1600/CIMG8411.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjt3_73bfCQ3bYP1I_vYhwW18J8T67x5ECxg64f3BwrzjZYclgXfib1KvXeQ4yW-VujgA4bj_GMilgT6oBD0lE6jV0VeA8Tr4cHW6O61pC4l2K6NPBVSMM4UeM1tlCKq8-nXklsd8ScjiIT/s320/CIMG8411.JPG" width="303" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ho compilato una breve lista delle cose da fare nel caso non mi riconfermassero sul bambino autistico che seguo da anni. Affinchè non mi colga impreparata, l'abbondanza di ore quotidiane da gestire e controllare, in uno stato di libertà semi apparente in grado di annichilire anche i più impegnati creativi, segno per punti le cose da non farmi scappare. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><blockquote><div style="text-align: justify;">1- Riprendere a fumare una sigaretta ogni tanto, aiuta a scaricare l'ansia</div><div style="text-align: justify;">2- Andare in piscina a contare quante signore grassottelle riempono le vasche di Acquagym</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">3- Seguire le offerte della spesa sui volantini che riempiono la buchetta </div><div style="text-align: justify;">4- Fare il giro dell'isolato tutte le mattine per beccare il postino e impezzarlo su meteo e dintorni</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">5- Piazzarmi davanti scuola alle 8:30 ed aiutare i bambini ad attraversare la strada</div><div style="text-align: justify;">6- Passeggiare nel parchetto sotto casa con il giornale sotto braccio</div><div style="text-align: justify;">7- Andare a prendere il pane dal fornaio e chiedergli se qualcuno ha bisogno di una baby-sitter </div><div style="text-align: justify;">8- Mettere un annuncio su <a href="http://www.blogger.com/goog_1121602090">bacheca.it</a><a href="http://bologna.bakeca.it/"> </a>come Cat-sitter e/o Dog-sitter, all'occorrenza improvvisarsi tale</div><div style="text-align: justify;">9- Andare a spulciare tutti gli annunci dei giornali che si trovano vicino le fermate degli autobus</div><div style="text-align: justify;">10- Andare alla posta a pagare le bollette quando pagano le pensioni </div><div style="text-align: justify;">11- Andare a comprare due cavolate per cena al Lidl nell'ora di punta e conversare allegramente in fila</div><div style="text-align: justify;">12- Posizionarmi davanti alla <a href="http://maps.google.it/maps?hl=it&client=firefox-a&hs=BhS&rls=org.mozilla:it:official&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.&biw=1280&bih=626&um=1&ie=UTF-8&q=testimoni+di+geova+bologna+via+mondo+27&fb=1&gl=it&hq=testimoni+di+geova&hnear=0x477fd4acdaed976f:0x4641566970dbf133,Via+Mondo,+27,+I-40127+Bologna&cid=0,0,16396597769098374899&ei=_DZpTvWFKIOE-waKxvTYCw&sa=X&oi=local_result&ct=image&ved=0CAQQ_BI">Casa dei Testimoni di Geova </a>di via Mondo 27 e controbattere animatamente le loro teorie</div><div style="text-align: justify;">13- Registrare su taccuino le localizzazioni esatte di Camperisti Rom che si aggirano nel quartiere e seguirne gli spostamenti</div><div style="text-align: justify;">14- Accompagnare la signora Lucia a fare la spesa il martedì mattina e tornare a casa a piedi con carrello straripante che per una settimana non abbia necessità di riuscire</div><div style="text-align: justify;">15- Fare in modo che <a href="http://www.google.it/search?q=chat+noir&oe=utf-8&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&hl=it&tab=wi&biw=1280&bih=626">Monsieur Le Merde</a> abbia la consueta scatolina di cibo in assenza di padrone e che non vada ad importunare il vicinato.</div><div style="text-align: justify;">16- Ritirare pacchi e pacchetti a nome di tutto il palazzo, SDA, TNT, Corrieri di tutti i colori, far concorrenza al materassaio per reperibilità e cortesia.</div><div style="text-align: justify;">17- Salutare la proprietaria di casa aggiornandola su Frizzi e Lazzi, spassosi o meno, conditi da irrefrenabile fantasia</div><div style="text-align: justify;">18- Tenere ordinata la cantina</div><div style="text-align: justify;">19- Andare a <a href="http://www.falesia.it/Falesie/sop=viewarticle/artid=176/falesia=Badolo/crag=cliff.html">Badolo</a> insieme al Signor Giacomo una mattina ogni tanto</div><div style="text-align: justify;">20- Leggere i post di <a href="http://jumpinshark.blogspot.com/">Jumpinshark</a>, tenere aggiornato il blog e argomentare su twitter</div><div style="text-align: justify;">21- Inserirmi gradualmente nella fauna del Bar Texas </div><div style="text-align: justify;">22- Seguire gli spostamenti dei vari cantieri e confrontarmi con gli <a href="http://umarells.splinder.com/">Umarells</a></div><div style="text-align: justify;">23- Appostarmi vicino ai bidoni di via Modena e finalmente scoprire chi cazzo è che butta i copertoni usati nel bidone dell'umido</div><div style="text-align: justify;">24- Suonare al vicino e aiutarlo a finire di sistemare il balcone (dopo due anni sarebbe anche ora) </div><div style="text-align: justify;">25- Finire i due Carnet di Viaggio abbandonati a metà</div><div style="text-align: justify;">26- Mettere in piedi il progetto per un libro di illustrazioni per bambini</div></blockquote><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: center;"><i>Questa lista sommaria si attiene a persone, luoghi, fatti reali, </i></div><div style="text-align: center;"><i>da aggiornare</i></div><i> da evitare!</i>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-6950037059124335072011-09-08T22:32:00.000+02:002011-09-08T22:32:54.846+02:00Sulle cooperative sociali o un autunno che si preannuncia caldo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzTWPmKwWf45AFXi41jvMQzTrH89hBde0q8D0ybyTK9cMKmr_bNfY7kGj0Ym8aTO0zKfWIRED63I0xiCMbS8JMe9kJ4I7dOTESelIVi7XfAiGd3dIOcw79Hmx44bQoReksiJdcHR77q0Q/s1600/5009322386_426c964fa1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzTWPmKwWf45AFXi41jvMQzTrH89hBde0q8D0ybyTK9cMKmr_bNfY7kGj0Ym8aTO0zKfWIRED63I0xiCMbS8JMe9kJ4I7dOTESelIVi7XfAiGd3dIOcw79Hmx44bQoReksiJdcHR77q0Q/s320/5009322386_426c964fa1.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>[pubblichiamo la lettera scritta dagli educatori che in questi ultimi mesi si sono trovati alle prese con situazioni dalla gravità sempre maggiore (più o meno ricostruibili su <a href="http://educatoricontroitagli.blogspot.com/">questo blog</a>). Contiamo di pubblicare un aggiornamento più dettagliato a breve, ma per il momento resta importante fare girare questa comunicazione non solo tra gli addetti al settore ma anche tra le famiglie, che si troveranno ad essere tra le più colpite] </i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Cari Genitori, Cari insegnanti</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Vi scriviamo per informarvi della grave situazione che si sta venendo a creare in merito ai servizi pubblici scolastici.</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">In particolare abbiamo la certezza che la gara d’appalto riformulata dal Comune di Bologna per i prossimi 3 anni, prorogabili di altri 3, prevede tagli complessivi delle ore assegnate ai singoli alunni che necessitano del sostegno.</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Inoltre i servizi integrativi – pre scuola, post scuola e mensa – verranno gestiti da più cooperative o associazioni, e questo non può che compromettere la qualità del servizio e mettere a forte rischio la continuità delle educatrici e degli educatori che lavorano da anni con gli alunni.</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Da tempo ci stiamo mobilitando affinché questo non accada, chiedendo all’amministrazione comunale di rivedere le sue decisioni, ma ormai a pochi giorni dall’inizio della scuola la situazione è talmente confusa che si rischia che i servizi non partano.</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Per parlare di questo una nostra delegazione</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Incontrera’ il sindaco e gli assessori competenti </div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">LUNEDI 12 SETTEMBRE alle ore 17.00</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Noi tutti saremo ancora una volta in presidio davanti al comune in Piazza Maggiore 6</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Cari genitori e insegnanti</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">VI CHIEDIAMO DI PARTECIPARE NUMEROSI PER DIFENDERE IL DIRITTO DI STUDIO DI TUTTI , CHIEDENDO AL COMUNE DI GARANTIRE LE STESSE FIGURE EDUCATIVE , LO STESSO MONTE ORE E LA NOSTRA DIGNITA’ LAVORATIVA !</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Vi aspettiamo!</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Educatrici ed educatori scolastici dei vostri figli e alunni</div><div style="text-align: center;"><br />
</div>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-79541469608739086012011-08-08T00:31:00.000+02:002011-08-08T00:31:38.107+02:00"Gli psicoatleti" di Enrico Brizzi<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV2R-nBUgRcYwU-g7iCCgY89HqDCD1k4qPe5gLc91hHeIZa9QVNyFYr28KaHp9-Dr9QTtN7J99v8ukNEFKH06pBdRI2rmpjErQqZXkcHcJVkEgMK0SSz9zHJzbnd8rs-mI9rdJ4owEofk/s1600/psicoatleti.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV2R-nBUgRcYwU-g7iCCgY89HqDCD1k4qPe5gLc91hHeIZa9QVNyFYr28KaHp9-Dr9QTtN7J99v8ukNEFKH06pBdRI2rmpjErQqZXkcHcJVkEgMK0SSz9zHJzbnd8rs-mI9rdJ4owEofk/s1600/psicoatleti.jpeg" /></a></div>Ritrovarsi costretti in città non è mai una bella cosa, in particolare tra luglio ed agosto. Sarà il caldo, la stanchezza accumulata sommata alla radicata concezione di questo lasso di tempo (complici anni ed anni di break scolastici dall'influenza maggiore alle abitudini che si cerca di adottare in seguito) come di un periodo doverosamente vacanziero, ma il mio corpo, già molte settimane prima della data stabilita, sente la necessità di staccarsi dalla routine e lanciarsi verso la scoperta/incontro di nuovi orizzonti, magari zaino in spalla.</div><div style="text-align: justify;">Quest'anno, come succedaneo a tale bisogno, ho trovato particolare conforto (intervallato da momenti di vera e propria tortura da mancato voyeur) nelle pagine dell'ultima fatica di Brizzi, "Gli psicoatleti", ultimo capitolo della "Trilogia dei viaggi a piedi" di cui avevamo già trattato <a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2010/03/nessuno-lo-sapra-breve-racconto-intorno.html">qui</a>, <a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2010/03/nessuno-lo-sapra-di-enrico-brizzi.html">qui</a> e <a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2010/04/il-pellegrino-dalle-braccia-dinchiostro.html">qui</a>.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Come nelle precedenti opere, il libro è uno splendido connubio tra cronaca e fiction, capace di far bere al lettore più credulone qualsiasi cosa scritta, o quasi; di lasciare in regalo un bel pacchetto di dubbi su cosa sia frutto dell'immaginazione dell'autore e cosa sia ricostruzione storica o descrizione affidaile di eventi più o meno inattesi. Personalmente, comincio tutte queste letture con l'attitude degna del più grande boccalone che si possa immaginare, riprendendomi strada facendo, quando le licenze dell'autore si fanno più nitide. E tutto ciò non è semplicemente dovuto alla mia credulonità ma alla grandiosa capacità che ha Brizzi nel riprodurre l'intimità, l'intensità, i nervosismi, le sincronie, i vezzi, i tic e tutte le altre sfaccettature che s'instaurano in un gruppo di amici durante il viaggio. Ci catapulta sulla strada, al loro fianco, facendo percepire sprazzi di una fatica che, nel suo scalpellare il corpo un poco alla volta, si fa fedele e necessaria compagna di una traversata non esclusivamente legata allo spazio.<br />
<br />
E' un libro di formazione, parla dell'evoluzione continua che affrontiamo percorrendo le diramazioni che ci si aprono inanzi, dei cambiamenti continui a cui andiamo incontro giorno dopo giorno; un libro intimista, che, tramite le parole del narratore, insegna a guardarsi dentro, tra le risorse e le debolezze più inaspettate che possono risiedere in ogni animo; è un libro politico e non solo per l'espediente che da il là al viaggio, il 150° anniversario dell'unità d'Italia, il volerne vedere le affinità e le differenze che la attraversano da nord a sud, ma anche per la forza con cui mostra che altri modi di guardare le cose, di fruire del tempo e dello spazio sono possibili (e nel turborisucchio del <i>Guaiafermarsiunattimo!!!</i> di oggi non è poca cosa).<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;">La storia, come esposto nel video spoileriggiante qua sotto, comincia dall'intreccio della storia di un gruppo di camminatori moderni definitisi in altre occasioni <i>psicoatleti</i> e tra la ricostruzione della storia della Società Nazionale di Psicoatletica fondata nel 1861 da tre gentiluomini erranti dal fascino irresistibile (e qua scatta una delle credulonità non del tutto risolte: Brizzi si è ispirato a qualche società realmente esistita o inventa tutto di sana pianta? chiunque voglia ragguagliarmi è libero di farlo nel totale sbeffeggio, non mi offenderò) che in qualche modo ricalcano ideali e modi d'essere dei più moderni colleghi.</div><div style="text-align: justify;">La psicoatletica infatti nasce in <i>tempi di meccanizzazione esasperata</i> proponendosi di <i>riscoprire la sola macchiana perfetta, il corpo umano, purchè mosso a nobili fini da un animo fermo e curioso.</i> Gli psicoatleti non sono<i> meri passeggiatori, e l'andare come laici pellegrini non è per loro tempo speso nell'ozio, ma la più preziosa delle fonti di conoscenza</i>. Oltre alla storia, alla lingua (ottimamente espressa) ed alle abitudini dei luoghi attraversati, Brizzi in questo romanzo si addentra nella conoscenza più profonda e intangibile che ci sia, ponendo(si) domande che riguardano l'essenza delle cose e dell'esistenza e descrivendo modalità di ricerca e di conoscenza esoteriche che non risultano mai scontate o posticce, come ben riassume la massima eteroversa della psicoatletica: <i>Chiudi gli occhi e osserva ciò che non si lascia vedere</i>.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Libro che scorre più velocemente della miriade di passi fatta per scriverlo, dotato di un linguaggio mai forzato, allo stesso tempo leggero e raffinato. E' necessario lo sforzo da parte del lettore di fermarsi ogni tanto per lasciar depositare determinati passaggi. Denso di spunti di riflessione, di leggera ironia e di foto dettagliate di buona parte dello stivale. Non vengono cercate facili risposte rassicuranti ma si stimola a mettersi col culo per strada per porsi domande che ci appartengano.</div><div style="text-align: justify;">L'unica certezza espressa è che <i>l'uomo che arriva alla fine di un viaggio non è mai lo stesso che era partito</i>.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">A questo punto vi lascio al video qua sotto, che oltretutto non ho finito di vedere (!) per motivi di tempo (ri-!). Un'ultima ricontrollata allo zaino e finalmente potrò riportare anche il mio di culo per le strade, sotto il peso rassicurante di uno zaino.</div><div style="text-align: center;"><br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/qbqDMp_gdIs" width="560"></iframe></div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-31310249899841371042011-07-31T23:08:00.002+02:002011-07-31T23:24:01.011+02:00Un paio di film, en passant<div style="text-align: justify;">Appena sprangate le porte di un campo estivo, con domusorea che si riprende da una fastidiosa tonsillite e la testa che sta già ai sentieri valdostani che ci aspettano e non all'ulteriore settimana di marmocchi (perlomeno un po' più grandi) che mi attende, butto lì due parole su due film visti ultimamente.</div><div style="text-align: justify;">Uno, piacevole e consigliabile; l'altro, decisamente da evitare.<br />
<br />
Lavorando con i bambini, trovo sempre piacevole dedicarmi alla visione di cartoons e affini, purchè con un po' di sugo e sostanza (in effetti i lungometraggi animati che ho visto negli ultimi anni paiono più adatti ad un pubblico adulto). E a dispetto dell'inizio, in cui vengono presentati i vari personaggi con una serie di dialoghi dalla demenzialità disarmante, in <i>"Piovono polpette"</i> di sugo ce n'è parecchio. In tutti i sensi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGOkLOaxDyZsdMJf7TUSmLdZWSsti9toiE18gFIbE_dhzcVo56JShc8a73wzwfsA7b_nb99xq_jQGBc04IZ5FvgFiYYuKyv86DYMFK-Kv0oMC5lQfXk6Tp5AMRhnuigRQ8l0l0KPfAQ0s/s1600/DuenuovesceneperPiovonoPolpette.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGOkLOaxDyZsdMJf7TUSmLdZWSsti9toiE18gFIbE_dhzcVo56JShc8a73wzwfsA7b_nb99xq_jQGBc04IZ5FvgFiYYuKyv86DYMFK-Kv0oMC5lQfXk6Tp5AMRhnuigRQ8l0l0KPfAQ0s/s320/DuenuovesceneperPiovonoPolpette.jpg" width="320" /></a></div>Ne avevo sentito parlare bene ma il titolo mi aveva lasciato, come dire, un po' perplesso (sembrava l'ennesima cagata senza trama, ma, come al solito, l'effetto si deve alla traduzione italiana del titolo che non rende affatto onore all'<a href="http://www.citta.trieste.it/img/foto/utenti/2010/03/1267539310_piovono-polpette-locandina-usa.jpg">originale</a>).<br />
La trama è presto detta: un inventore sfigato ma geniale le prova tutte per farsi riconoscere dalla comunità, senza mai riuscire nell'intento, ma relegandosi sempre più ai margini di essa, rinchiuso in un proprio mondo dissociato e nerdeggiante. Stanco dei fallimenti e convinto di potercela fare (come diceva mammà) imbrocca un'invenzione rivoluzionaria, una macchina che crea il cibo dall'acqua che, con una serie di (s)fortunati eventi s'installa sopra la sua isola facendovi piovere sopra ottimo (?) cibo. Purtroppo la comunità, invece di riuscire ad utilizzarne i pregi, la sfrutta all'inverosimile fino a creare un casino di dimensioni planetarie che (<b>occhio allo scontatissimo spoiler</b>) il nostro genietto (che nel frattempo s'è pure innamorato, che non guasta e aiuta nel tirarlo fuori dalla sua dissociazione senza apparente ritorno) con tanto coraggio e un po' di culo riesce a risolvere, con l'ammirazione della comunità tutta, della ragazza che lo fa palpitare e del suo papà.<br />
Detta così è una storia come tante, banalotta e ritrita, ma in realtà è ricca di riferimenti e tematiche che per un bambino ipermoderno non sono così scontati: si va dal consumo (e "smaltimento" apparente) sempre più sfrenato di cibo facile e veloce (con tanto di frecciata flash agli ogm) alla critica verso le priorità di media e opinione pubblica (scena centratissima con un anchorman più impegnato a sbeffeggiare il look dell'inviata che il casino stile armageddon che le si scatena intorno). C'è spazio anche per il non dimenticarsi da dove si viene, presi dal vortice frsennato del sempredipiù, ma anche del non dimenticarsi di tenere d'occhio come il mondo cambia intorno a noi (aspetti contemporaneamente presenti nel padre del protagonista che guarda con diffidenza all'abbondanza sempre più sfrenata, rimanendo legato alla tradizione peschereccia dell'isola, ma non in grado di mandare un'e-mail e di muovere un mouse). Insomma, i contenuti non mancano ed anche i vari dialoghi, non solo iniziali, al limite della demenzialità più insopportabile, altro non sono che lo specchio della vicinanza di tante solitudini autoriflettenti.<br />
Film consigliabile a pargoli di qualsiasi età. I più piccoli forse non coglieranno molti passaggi ma se non altro li conserveranno in forma embrionale per un'età più avanzata.<br />
<br />
Passiamo ora al film che sconsiglio vivamente (a meno che non siate in serata cinemaraglia made in U.S.A.). Come dicevo, in questi giorni domusorea è bloccata a letto da una fastidiosa tonsillite che non le ha permesso di augurare buone vacanze ai marmocchietti che ha seguito amorevolmente tutto il mese e che per ringraziamento le hanno donato una variegata collezzione di cocchi e bacilli. Bene, nonostante l'indisposizione, è riuscita ad impiegare in maniera proficua il suo tempo, allargando la propria conoscenza su film d'alpinismo e/o arrampicata nelle solitarie e grigie mattinate da passare sotto le coperte. A suo dire, tutti di ottimo livello. Così, per condividere questa bella passione, poche sere fa pesca dalla lista un ulteriore titolo e me lo propone. Basta il titolo, <i>"Vertical limit"</i>, e già m'insospettisco. Puzza di grande cagata.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5l053Gs-LWI6beGwk5y6Uy_ig8T01ZRAyMBkDgkRAKvMjTdFvvWiZzDk1DNm-_kyF8w2OTuRcyC8cYtluzYMwsaV-G7gJB_kvqXQttM1_G0dN1GwHsZikTgXzJ7G6yQYBNBSLHLOjhww/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5l053Gs-LWI6beGwk5y6Uy_ig8T01ZRAyMBkDgkRAKvMjTdFvvWiZzDk1DNm-_kyF8w2OTuRcyC8cYtluzYMwsaV-G7gJB_kvqXQttM1_G0dN1GwHsZikTgXzJ7G6yQYBNBSLHLOjhww/s200/images.jpg" width="199" /></a>Bastano i primi dieci minuti e la conferma arriva, ma ormai siamo presi dalla malsana spirale che porta a proseguire la visione per vedere fino a che punto possono arrivare regista e sceneggiatori (affine forse alla voglia di vedere le vittime degli incidenti).<br />
L'inizo è questo (e qui chi vuole "gustarsi" per intero <a href="http://www.youtube.com/watch?v=VIpc9mv2oqs">questa robina qua</a> salti lo <b>spoiler</b>): una famiglia di climbers, padre, figlio e figlia, è impegnata a scalare una parete mostruosa con gag e rimbrotti tecnici molto cool. A un certo punto due scalatori sopra di loro scazzano qualcosa e cominciano a precipitare. Subito prima, apoteosi, il figlio avverte la famiglia del pericolo urlando "attenzione, principianti a ore dodici!". I due malcapitati poi, prima di spappolarsi al suolo, mettono nella merda l'allegra famigliola che si trova appesa ad un <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Friend_%28arrampicata%29">friend</a> pericolante, non in grado di reggere tre persone. Dopo un paio di urla maschie da parte del padre, il figlio sarà costretto a tagliare la corda per farlo precipitare (e con lui pure il titolo... e non sto scherzando). Aggiungo a questo che nel corso della storia, ambientata sul K2, tre squadre di soccorso, se ne andranno in giro con tre cilindroni di nitroglicerina e che la maggior parte degli arrampicatori e alpinisti del film sono fighi, ben pettinati e a prova di sforzo.<br />
Bene, lo <b>spoiler </b>finisce qua. Se volete vedere il film fatelo pure, ma ricordatevi che, se non altro, noi lo abbiamo visto conoscendone solo il nome (già di per sè un'aggravante), voi invece avete materiale a sufficienza per impiegare meglio due ore di vita.</div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-12447131772045056282011-07-14T21:36:00.002+02:002011-07-14T23:01:18.435+02:00Hey diddle diddle<div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwZetoeFYNaRfFtOy1cLIAdhhuNHAQrmbG4lKGyez76jtmVgyZPj4VclnzfFwuJ8x0Bk8WvU1I89ERBCEETRg' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><br />
Alla fine, grazie all'aiuto di <a href="http://twitter.com/#%21/danielafinizio">@danielafinizio</a> nel risolvere l'arcano sulla traduzione di "diddle diddle" (passaggio dal significato puramente onomatopeico) anche questa filastrocca ha trovato una sua forma grafica. Normalmente lasceremmo il tutto tra le mura della scuola, le sue urla, i suoi giochi, canti, balli, storie e le più improbabili domande che possono sorgere da un bambino (uno oggi mi ha chiesto se avessi le sue chiavi di casa!), ma visto lo sbattimento della tweet-friend (termine che non so se piacerà a <a href="http://jumpinshark.blogspot.com/">jumpinshark</a>) nel farci arrivare esempi grafici, pareva brutto non dare un riscontro.</div><div style="text-align: justify;"><br />
L'idea dell'attività è tutta di domusorea, letteralmente unica in questo genere di attività, il video raffazzonato è stato montato da me e tutte le immagini usate sono dei fantastici bimbi della classe delle Raganelle (età 3-6). Noi, alla fin fine, diamo il via, ma sono loro a far nascere questi piccoli capolavori.</div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-81388286352866600532011-07-11T21:23:00.000+02:002011-07-11T21:23:31.807+02:00Avviso ai naviganti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidzz8flCKcXK7azcgBewwwI0ExdjGTJopfB3ptVcLVI2dmtVyWCWQ8a1z98YCRThghvoaHi9byV0phGQdgvo7x9vqbEAzWyova69O8O0cipor8LNm-VGeJ5-HIOP-LsfOmxf86rMLZynY/s1600/brain.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidzz8flCKcXK7azcgBewwwI0ExdjGTJopfB3ptVcLVI2dmtVyWCWQ8a1z98YCRThghvoaHi9byV0phGQdgvo7x9vqbEAzWyova69O8O0cipor8LNm-VGeJ5-HIOP-LsfOmxf86rMLZynY/s1600/brain.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">Dopo quasi un mese di silenzio e pressocchè totale assenza dalla rete, questo breve post potrà sembrare superfluo. In effetti lo è.</div><div style="text-align: justify;">Ma all'orizzonte si prospettano un paio di mesi che difficilmente ci vedranno impegnati davanti a schermo e tastiera: il primo per motivi di sovrabollitura e cortocircuito cerebrale avanzati (la terribile formula di caldo moltiplicato per tante ore tra infanti, il tutto elevato per un'annata a dir poco strong) e il secondo per una probabile lontananza coatta (ma ferievolmente piacevole) da varie forme di tecnologia.</div><div style="text-align: justify;">Spiace sempre rimanere in silenzio, specie in momenti come <a href="http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=4655">questo</a> (tanto per dirne uno o un <a href="http://storify.com/el_pinta/susa-come-sherwood">altro</a>), ma il tempo e le energie per dar forme concrete ai grovigli crescenti sono agli sgoccioli, e doverosamente orientate ai piccoletti rimasti in città, a cui cerchiamo di offrire storie, domande e punti di vista sempre nuovi.</div><div style="text-align: justify;">Gli occhi rimangono bene aperti, e le orecchie spalancate. Le bocche serrate (o dita ripiegate) altro non sono che l'aspetto visibile del silenzio mentale necessario a far risuonare la rinfusa di pensieri, a creare ordine.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Per un altro po' è perciò molto probabile che la nostra cyberlontananza continui (ma magari anche no e queste poche righe serviranno da sole a stimolarci, chissà ;-p), almeno sul blog (su twitter c'impegnamo a mantenere una costante presenza incostante). </div><div style="text-align: justify;">Per chi passerà di qui rimandiamo al blogroll, pieno di strade accidentate e tortuose in cui immergersi.</div><div style="text-align: justify;">Nervi saldi e piedi ben piantati a terra, si ballerà ancor più di quanto abbiam fatto finora.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeuW2zVmIzqEYrVT2nKmKfFOU4AKJ-GbH5o_gijy1liYpxMfM8SX3x_bZ03uK8vH592F7jJAleQPCoBfjzBIyTJoWWw_tIMghHSBsqXRb4BUUZGZa1k3s7ehtFFXqy86CdKNJNDzuuEpM/s1600/CIMG6562.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeuW2zVmIzqEYrVT2nKmKfFOU4AKJ-GbH5o_gijy1liYpxMfM8SX3x_bZ03uK8vH592F7jJAleQPCoBfjzBIyTJoWWw_tIMghHSBsqXRb4BUUZGZa1k3s7ehtFFXqy86CdKNJNDzuuEpM/s320/CIMG6562.JPG" width="240" /></a></div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-56158976169430908812011-06-20T22:47:00.001+02:002011-06-20T23:08:26.335+02:00E' solo questione di nuances<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-xruQLkwDvBk/Tf-rOqRuvfI/AAAAAAAAAR0/WQaDujq9dhM/s1600/capelli-grigi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="http://1.bp.blogspot.com/-xruQLkwDvBk/Tf-rOqRuvfI/AAAAAAAAAR0/WQaDujq9dhM/s320/capelli-grigi.jpg" width="320" /></a></div>Capelli grigi: non è colpa di alimentazione e stress<br />
Addio capelli bianchi, una molecola farà ritornare il colore,<br />
Capelli bianchi, la causa in ciò che mangiamo,<br />
Perchè compaiono in giovane età?<br />
Tecniche per coprire i capelli bianchi,<br />
<div style="text-align: justify;"> Capelli grigi: se li strappi, triplicano,</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ecco, lo sapevo. Primi capelli bianchi che arrivano e un'imbarazzante quanto amletica domanda a occupare i miei pensieri di fine giornata: li lascio stare o me li tingo?<a href="http://www.girlpower.it/look/beauty/capelli_bianchi_going_gray.php"> La rete</a> non porta consiglio, giro tra un sito e l'altro e mi soffermo a guardare qualche bella foto di chiome in Sale e Pepe. Gli uomini naturalmente sempre ritratti con disinvoltura, guardo <a href="http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.vivacinema.it/img/george_clooney-film-da-vedere.jpg&imgrefurl=http://www.vivacinema.it/s/george-clooney/&h=400&w=300&sz=37&tbnid=-ZkvDbnYs9ndlM:&tbnh=124&tbnw=93&prev=/search%3Fq%3Dgeorge%2Bclooney%26tbm%3Disch%26tbo%3Du&zoom=1&q=george+clooney&usg=__AtMg0Ja3ENlPql7HUU_J6o98o3k=&sa=X&ei=kaX_Tb_FOYv1sgac37nvDQ&ved=0CDQQ9QEwBA">George Clooney</a> ammiccare fiero dei suoi capelli mentre al femminile solo foto di chiome o altamente ossigenate o da signore un pò troppo attempate. Qualcosa di più vicino al mio stile? Neanche a pagarlo oro, o troppo Trendy o troppo Nonna. Qualcosa che non somigli troppo a Crudelia Demon e tantomeno a una versione sexy di <a href="http://www.google.it/search?um=1&hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla%3Ait%3Aofficial&biw=1280&bih=646&tbm=isch&sa=1&q=madonna+blond+ambition&oq=madonna+blond&aq=0&aqi=g2&aql=&gs_sm=c&gs_upl=47489l50134l0l13l12l0l2l2l0l353l1984l1.4.4.1l10">Madonna</a> ai tempi del Blond Ambition Tour. </div><div style="text-align: justify;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-2Pmji-FOpNA/Tf-sADy1NFI/AAAAAAAAAR4/S9ABgUaKJAM/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="149" src="http://2.bp.blogspot.com/-2Pmji-FOpNA/Tf-sADy1NFI/AAAAAAAAAR4/S9ABgUaKJAM/s200/images.jpg" width="200" /></a>Il momento della fatidica domanda arriva per tutt*, chi prima chi dopo davanti ad uno specchio ci passiamo. Sono un paio di mesi che ho notato qualche capello affacciarsi sul mio viso da Trentatreenne organizzata. Tutti a dirmi: ah si, ma mica li dimostri! infatti, mica li dimostro. Se mi siedo a gambe incrociate in mezzo ad un gruppo di bambini riesco ancora a mimetizzarmi perfettamente ma se i capelli si moltiplicano non potrò più usare questo trucco. Credevo bastassero biberon di thè verde e frutta a volontà per allontanare i radicali liberi e invece NADA= Niente = Nothing, qualche radicale ce l'ha fatta, ha oltrepassato la cortina di ferro ed i primi capelli canuti son arrivati. Ne ho qualcuno qui vicino alla vertigine della frangia, ho pensato di ignorarli ma sembrano contagiosi. Da due, tre si allargano, qualche amica mi ha detto di non provare a strapparli che il dio Grey si intestardisce e ti riempie la testa. Per carità, guai a controbattere <a href="http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070727071815AAY5iil">dicerie popolari</a> e poi perchè strapparli? Qualcuno alle prime apparizioni ricorre subito al parrucchiere o a tinte fai da te che sembrano dire ogni volta: Achtung! se mi usi una volta poi non potrai più farne a meno. Allora che fare? ripeto dubbio amletico, li lascio stare? o li ignoro, come faccio con i fottuti tarli che son tornati a smangiucchiare la credenza dei bisnonni di Ub. Ignoro o combatto, stermino capelli - tarli- continuo a far finta di non vederli o corro ai ripari, provando con una nuances vicino alla mia? Castano chiaro, medio, scuro, ebano, cioccolato e liquirizia ce n'è per tutti i gusti. Scegliere una nuances è come scegliere un vino all'IperCoop di Villanova di Castenaso. Opto per il risparmio oppure punto sulla qualità? non li tingo dai tempi memorabili del primo anno d'Accademia di Belle Arti, forse ho dimenticato anche come si fa ma se mi impegno riporto tutto a com'era prima dell'incontro con sti quattro radicali liberi. Nel frattempo potenzio frutta e verdura, il thè verde lo faccio più forte e poi esagero con piante aromatiche dal timo al rosmarino passando per la salvia e l'origano. </div><div style="text-align: justify;">Nel frattempo una miriade di clichè da sfatare: gli uomini brizzolati son tutti affascinanti e le donne sanno di trasandato: non è vero, non è assolutissimamente vero. Conosco signore che indossano il bianco in testa con un eleganza da far invidia e uomini che con il loro brizzolato a macchie sembran più dei cuccioli di Dalmata che altro. Come al solito è una questione di sicurezza ed eleganza. Questo non basta a convincermi a tenermi questi quattro peli bianchi. La commessa di Acqua&sapone dice che la giusta nuances ti ravviva il colore, e che oramai in commercio si trovano solo tinte molto delicate che neanche te ne accorgi che le stai usando, può star tranquilla,e poi fà sempre in tempo a tenerseli al naturale, ma così giovane è quasi un peccato...</div><div style="text-align: justify;">già..un peccato...</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Scusi Signorina</div><div style="text-align: justify;">cosa stava dicendo delle Nuances....................</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-NCVCtZbWjdM/Tf-v5o0HvdI/AAAAAAAAAR8/T75ykcNFRyI/s1600/kk-herbatint-FR.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-NCVCtZbWjdM/Tf-v5o0HvdI/AAAAAAAAAR8/T75ykcNFRyI/s320/kk-herbatint-FR.jpg" width="234" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-75143487440715843292011-06-19T23:33:00.001+02:002011-06-19T23:34:37.824+02:00Racconti sotto l'albero<div style="text-align: justify;">Spesso sentiamo parlare di come i bambini e i ragazzi di oggi facciano fatica a rimanere concentrati per più di qualche minuto su attività intellettuali che richiedano un alto livello d'attenzione. In parte è vero e lo si percepisce già tra le mura scolastiche, in cui la sfida maggiore è trovare il modo per appassionarli ad un argomento per un tempo superiore ad una partita a Pokemon o Mario kart. Figurarsi poi a scuole chiuse, al campo estivo della parrocchia: centoventi pargoli dai 6 ai 12 anni stipati in pochi metri quadri quasi completamente alla mercè di un sole sempre più martellante, con l'afa bolognese ad ingolfare bronchi e giunture, soprattutto dei loro educatori. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWln-7OpiuWsgFphVbJSUwPJ6GvU_0um-_-qiGbVepnB8Sn6AZrSbOh2D9HzDjhIdhzQ9oiXspEnGfBPAsRpJvfQLmlyCqk86k68cEME8Dfw7Og5bwrLjEukU4dhyzOQ80OirYiMx_Jpg/s1600/ritalin-adhd.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWln-7OpiuWsgFphVbJSUwPJ6GvU_0um-_-qiGbVepnB8Sn6AZrSbOh2D9HzDjhIdhzQ9oiXspEnGfBPAsRpJvfQLmlyCqk86k68cEME8Dfw7Og5bwrLjEukU4dhyzOQ80OirYiMx_Jpg/s320/ritalin-adhd.gif" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">C'è abbastanza materiale per riempire tg di servizi e approfondimenti sull'emergenza iperattività, con orde di bambini ipercinetici o <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_da_deficit_di_attenzione_e_iperattivit%C3%A0">ADHD</a>; sull'allarme caldo che, chissà perchè, si ripresenta improvvisamente ogni estate; sul pericolo dell'esposizione a certe temperature di codesti frugoletti caricati a molla, pronti a impazzare per le strade dell'intera penisola e devastare ogni cosa come cavallette antropomorfe (inoltre si potrebbe cogliere l'occasione per ricordare ai telespettatori che la maggior parte di questi bambini proviene, magari secondo autorevoli fonti statistiche, dalla scuola pubblica; o sottolieare i "benefici" del <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato#Critiche">metilfenidato</a>, ma queste sono altre storie).</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ovviamente non avviene nulla di tutto ciò e i centoventi bambini in questione, dopo mesi di fatiche più o meno intense sui banchi, riescono addirittura a svolgere ogni giorno un'oretta di compiti senza bisogno di particolari minacce o ricatti e a seguire lo svolgimento, recitato ad altissimi livelli sottoamatoriali, del tema dell'anno, Odissea (<a href="http://www.libreriauniversitaria.it/avventure-ulisse-piumini-roberto-editori/libro/9788835954163">Piumini version</a>). Per il resto del tempo la maggior parte di loro si lascia andare a giochi più o meno fantasiosi e scatenati (personalmente ho potuto "scoprire" le meraviglie di <i>Palla senza palla</i>, una vera chicca), in particolare nella pausa pranzo. Ed è proprio lì che, martedì scorso, ho avuto una piacevolissima sorpresa. Il piccolo gruppo di bambin*, con cui l'anno precedente avevo attraversato la <a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2010/02/la-trilogia-di-roddy-doyle.html">trilogia di Roddy Doyle</a> sotto la frescura apparente di tigli e tendoni, è venuto a chiedermi se anche quest'anno avrei portato dei racconti intorno cui sedersi. Perciò il giorno successivo abbiamo ricreato il semicerchio di panchine intorno alla mia sedia rossa per comiciare la seconda stagione del nostro personalissimo club di lettura.</div><div style="text-align: justify;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq2HRqtuG0RGZ6pEZqcz5OyPTbNFHZ3ZTuty6UW4CUhYLPs_ex8vwlpgtwptMj9t9elzs5yi91nBsaahsN7IzUfWmDTtsikb72w2gDUxzjwQHn6_pdYu4bhY1CNlQTLfPAROfkBzQWups/s1600/9788862560238g.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="116" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq2HRqtuG0RGZ6pEZqcz5OyPTbNFHZ3ZTuty6UW4CUhYLPs_ex8vwlpgtwptMj9t9elzs5yi91nBsaahsN7IzUfWmDTtsikb72w2gDUxzjwQHn6_pdYu4bhY1CNlQTLfPAROfkBzQWups/s200/9788862560238g.jpg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">E' un momento meraviglioso, quello della storia pomeridiana. Un piccolo crocevia tra il turbinio di giochi circostanti, libero da vincoli ed aperto ai vari naviganti. C'è chi ascolta l'inizio per un po', per farsi poi trascinare dalle correnti di avventure, partite e grida del grande giardino; chi passa un attimo per ascoltare qualche frammento, sbirciare un disegno o chiedere il titolo della giornata; chi arriva a metà e si gode il finale; chi, per troppa timidezza, non ha trovato nessuno con cui giocare e scopre amicizie interagendo tra le pagine di un libro. </div><div style="text-align: justify;">Poi ci sono gli affezzionatissimi membri del club: Arianna, che ascolta tutta la storia con lo sguardo perso tra le fronde, riabbassandolo ogni tanto per uno sguardo rapido alle figure; Sara, seduta sempre all'estremità della panchina, con la bocca semi aperta; Francesco, che gioca tra erba e polvere con le orecchie ben drizzate; Elettra, inclinata in avanti, quasi a voler sfiorare ogni personaggio; Ilaria, appollaiata sullo schienale della panca; Simone, seduto composto con un sorriso accennato; Greta, sorridente e con gli occhi socchiusi; Sofia, che si dondola appena, tenendo i capelli tra le dita.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Questa settimana abbiamo letto due storie di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Roald_Dahl">Roald Dahl</a>, autore solitamente molto amato (perlomeno, io l'ho amato e l'amo ancora tantissimo).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnk0pOWbuVZNcGUnFpOX8k4qf4uWUAr7EbdHx6s1u4_QvqhRDbTU8L1AeSziEJWA-25ROFnQzwa3J3ZJNX1Kdmi0ddeubG_pdehyphenhyphenBP1ZOJjOakBtwveZAHIY_bjXNdlLeA54PuP59WvwE/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnk0pOWbuVZNcGUnFpOX8k4qf4uWUAr7EbdHx6s1u4_QvqhRDbTU8L1AeSziEJWA-25ROFnQzwa3J3ZJNX1Kdmi0ddeubG_pdehyphenhyphenBP1ZOJjOakBtwveZAHIY_bjXNdlLeA54PuP59WvwE/s1600/images.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">Si è incominciato dall'ultimo libro che ha scritto, tra i meno conosciuti dell'autore inglese, <i>Minipin, </i>un breve racconto in cui sono inserirti, in modo leggero ma incisivo, la maggior parte dei temi a lui cari.</div><div style="text-align: justify;">Come spesso accade nelle sue opere, il protagonista è un bambino curioso di scoprire quello che lo circonda, di fare le cose probite (sempre le più interessanti) e di guardare il mondo con i propri occhi. Entrato senza permesso nel bosco accanto a casa, si trova ad essere inseguito dal terribile Sputacchione Succiasangue Tritadenti Sparasassi, un mostro misterioso e sanguinario avvolto da un turbine di fumo. Per salvarsi, Piccolo Bill si arrampicherà sull'albero più alto, dove farà la conoscenza con i Minipin, minuscola popolazione che vive all'interno degli alberi e si sposta per il bosco grazie all'aiuto di scarpe a ventosa ed uccelli. Con l'ingegno, l'aiuto di chi lo circonda e una buona dose di coraggio, Piccolo Bill riesce a sconfiggere il mostro, liberando il bosco intero dalla sua minaccia e se stesso dai vincoli della paura.</div><div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxoQHVRVMmuMYFpjMqGIDN8ey8IhZkKNuvmbEOZ4NJ3Ne4SqX3RCVNWkHhEZjoZvhNpjrjM5NPQEi-bj6GR-xLmzu-ObrvSLfBnuYhNeu9XveCOHTCSx75nAHN9SrZobVAjESbJOZqPtk/s1600/image_book.php.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxoQHVRVMmuMYFpjMqGIDN8ey8IhZkKNuvmbEOZ4NJ3Ne4SqX3RCVNWkHhEZjoZvhNpjrjM5NPQEi-bj6GR-xLmzu-ObrvSLfBnuYhNeu9XveCOHTCSx75nAHN9SrZobVAjESbJOZqPtk/s1600/image_book.php.jpg" /></a>Dahl con questa storia ci insegna ad imparare a guardarci intorno, in modo obliquo, ad osservare <i>con occhi sfavillanti tutto il mondo intorno (...), perchè i più grandi segreti sono nascosti dove meno ve li aspettate. </i>Si diverte a ribaltare i punti di vista, a trovare consonanze nelle differenze più grandi. Ogni situazione o impasse può essere superata con un pizzico d'ingegno (non con l'inganno, verso cui, <a href="http://www.bibliotecasalaborsa.it/imgcache/325647b8e7afda5d233ef481bda31ee8.jpg">in molte sue storie</a>, riserba contrappassi inequivocabili) ed ironia.</div><div style="text-align: justify;">Prima di concludere la settimana ci siamo invece cimentati in anagrammi. Giovedì ho chiesto chi sapesse cosa significasse <i>Agura trat</i> e il giorno dopo Sofia è venuta tutta sorridente con la soluzione. Rispetto al precedente, questo è un racconto più spensierato. Una love story in tartarughese ostacolata da troppa timidezza e giunta a buon fine in pieno stile Dahl: grazie ad un pizzico di coraggio e tanta creatività. Un modo simpatico per spronare i più piccoli ad ingegnarsi per superare i propri limiti e, al contempo, a non avere troppa fretta nel voler crescere.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Domani si ricomincia. Una nuova storia per il piccolo uditorio mobile.</div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-65959240030101243412011-06-04T21:47:00.002+02:002011-06-04T22:41:39.126+02:00"The tree of life" di Terrence Malick<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaTujPoO_8MuQuGwGSU6JnXOm4rogpEpoPL09_qxYGPNO0nF2jvoaIvhd2Ez0dupcusX002xNKcbV_mgeCR_6c7AeNQTHzvoi1eVOia3IkWuJgVQ9rjoXdPg43luySQW5GpIO6APcseVI/s1600/The-Tree-Of-Life-by-Terrence-Malick.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaTujPoO_8MuQuGwGSU6JnXOm4rogpEpoPL09_qxYGPNO0nF2jvoaIvhd2Ez0dupcusX002xNKcbV_mgeCR_6c7AeNQTHzvoi1eVOia3IkWuJgVQ9rjoXdPg43luySQW5GpIO6APcseVI/s400/The-Tree-Of-Life-by-Terrence-Malick.jpg" width="288" /></a></div><div style="text-align: justify;">Continuo a convincermi sempre di una cosa: amo il cinema ma odio i cinema. Potrà sembrare una sottigliezza grammaticale, una forma radicata di insofferenza paranoide e antisociale, ma in certe situazioni mi piacerebbe esistessero sale composte da cubicoli semichiusi e ovatatti, insonorizzati a tutti i suoni estranei a quelli della pellicola in corso e in grado di permettere la visione del solo schermo. Spazi autistici in cui rinchiudermi, perdendomi nel buio della sala.</div><div style="text-align: justify;">Deliro? Forse, ma durante la prima parte dell'ultimo film di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Terrence_Malick">Terrence Malick</a>, un intreccio di immagini a metà tra Genesi e creazione corale stile Silmarillion talmente ben realizzato da far cadere in trance estatiche degne di <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Infinite_Jest#Plot">Infinite Jest</a> (il film della storia non il <a href="http://narrativeinfo.blogspot.com/2011/04/infinite-jest-di-david-foster-wallace.html">libro stesso</a>), avrei volentieri fatto a meno di una buona fetta di presenti in sala. Sbuffi e scatti d'insofferenza crescente, sbadigli commenti risate a non basso volume del tipo <i>machecazzocistoafarequi?</i> si sono più volte frapposti tra me ed il fluire d'immagini e suoni che il regista è riuscito a inanellare con una capacità che sfiora il trascendente. Fortunatamente senza spezzare più di tanto il godimento sensoriale in cui mi sono ritrovato per una buona ventina di minuti. Resta il fatto che quando davanti agli occhi si alternano le viscere della terra e del tempo, i frutti più distruttivi e vitali della creazione, di cui viene dato un assaggio impensabile, non è piacevole staccarsene per dedicarsi a pensieri da pseudoantropologo verso chi ci circonda, pieni di voglia di picchettare sulle varie spalle per dire qualcosa del tipo: <i>"hey, anche se hai pagato il biglietto non sei obbligato a rimanere qua, va mò a fer di pugnatt da un'altra parte"</i>.<br />
<a name='more'></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCaUDL57Zaz3SpXcdFLB73bY0W93rGamNQUlP_w8TDhDB4RoRZ4TRO9cV3dFVYfZeimddy6H5Rdij4kIqKGjlJa2IZtlJ53tdJBFe_PhT_Tp-rUUNKOoZdrT5wmQXqIqm6o9rx2Ch28SE/s1600/cineforum_web_copia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCaUDL57Zaz3SpXcdFLB73bY0W93rGamNQUlP_w8TDhDB4RoRZ4TRO9cV3dFVYfZeimddy6H5Rdij4kIqKGjlJa2IZtlJ53tdJBFe_PhT_Tp-rUUNKOoZdrT5wmQXqIqm6o9rx2Ch28SE/s320/cineforum_web_copia.jpg" width="320" /></a></div>In fondo, però, capisco che la colpa di tutto questo non sia da attribuire a tutti coloro che sono entrati in sala così colmi di speranze, ma di coloro che hanno parlato così bene di questo film, magnificandolo come un'opera assolutamente da non perdere senza preparare minimamente lo sprovveduto spettatore poco informato. Spesso si va a vedere un film in base ai trailer, alle recensioni o ai sentito dire (per non parlare degli attori presenti o del regista, che però in questo caso è praticamente sconosciuto ai più, avendo partorito cinque film in quarant'anni) con un a base apparente più o meno solida di idee sul prodotto che ci si appresta a "consumare". Da un lato abbiamo lo spettatore che sa già cosa aspettarsi e non vede l'ora di confermare tali aspettative, dall'altro quello che fa salti di gioia quando si accorge che la trama pregustata nelle anticipazioni è totalmente differente dalle sorprese che riserva l'opera intera. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: justify;">Appunto, la trama... cosa succede quando è proprio la trama a mancare? O meglio, quando si fa più eterea, sottile, sfilacciata, persa dentro un fiume di suggestioni, di narrazioni emotive, in cui non è la parola a contare ma lo svolgersi naturale del racconto? Quale può essere la reazione in chi guarda? Quanti possono avere reale intenzione di abbandonarsi a tale flusso? Per più di due ore, oltretutto?<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHZg5qD1K62MU9Z_dWNj9LXf5F_l0ntTfD2-NbzKc_uHMowselAC1C_rHSfm7cEECJM0QvuWyF4P_e-sfhnAXoANDYSgOAeNFADb7rk8DwDXkuDW0ApRE_TJc6e60A0NHIJtUF_mPuaK8/s1600/TreeofLifeByJenDelythN.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHZg5qD1K62MU9Z_dWNj9LXf5F_l0ntTfD2-NbzKc_uHMowselAC1C_rHSfm7cEECJM0QvuWyF4P_e-sfhnAXoANDYSgOAeNFADb7rk8DwDXkuDW0ApRE_TJc6e60A0NHIJtUF_mPuaK8/s200/TreeofLifeByJenDelythN.gif" width="200" /></a></div>L'ultima fatica di Malick è qualcosa a cui bisogna essere preparati, difficile da raccontare. Si attraversa una foresta di simboli, concetti e contenuti arcaici, profondi che scuote e commuove lo spettatore. Con la noia sempre pronta a saltar fuori e ghermirlo.<br />
Il regista prova ad attraversare l'intero creato, l'esistenza tutta con più di due ore di immagini di rara bellezza partendo dalla rielaborazione della storia personale del protagonista, Jack. La parte per il tutto, si potrebbe dire. Il riaffiorare di un dolore passato lo porta ad estraniarsi, a perdersi nella storia universale prima ed in quella personale poi. E' il primo aspetto controverso del film, uno spacco netto che lo divide in due parti solo apparentemente inconciliabili. Il film corre, con ritmo incalzante, non lasciando il tempo per assimilare l'enorme quantità d'immagini e parole che investono lo spettatore. Nella sua composizione, ogni frase o passaggio è inestrapolabile, difficile da decontestualizzare, così immediato ed effimero da far sfiorare la vertigine. Servirebbe una pausa per cogliere tutte ciò che si deposita oltre la retina, tra gli interstizi sinaptici, un attimo di riflessione per non lasciare perdere una tale vastità nella corrente.<br />
Invece ogni cosa procede, attraversata da interrogativi flebili, taglienti, tanto stucchevoli quanto realistici, nella loro spontaneità artefatta. Si vaga per più di due ore, spiazzati e distanti. Difficile tenere i capi della storia ben saldi tra le mani. Si ammira tanta esagerata bellezza e perfezione di immagini (nulla sembra essere fuori posto, non c'è spazio per il brutto visto come tale, anche nei momenti più tragici; usciti dal cinema abbiamo ragionato a lungo se sia un pregio o un difetto del film, a ognuno la propria risposta), impreparati alle pieghe imprevedibili che prende la narrazione. Dall'incredula delusione della sala, a metà tra torpore ed estasi, all'apparire di figure preistoriche (fino a quel momento ogni immagine aveva mantenuto una parvenza di realismo non digitalizzato), alla ricerca forzata di un pretesto per ridere (frutto di indigestioni hollywoodiane) davanti alla tortura infantile di un ranocchio.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8QO6KrOoCCWrkxUS86eey5bP_bpufXK52QKQK4PXWwAEYgoFfxUz-j7ZEigVXf0rJ20dhBMNNvTzhyphenhyphenaqIoHQ7FprsCD7MTfJOS3C3ScOBLSi0opoDnPC9BKDsOA30ypANNpVnXGCqnIY/s1600/religion.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8QO6KrOoCCWrkxUS86eey5bP_bpufXK52QKQK4PXWwAEYgoFfxUz-j7ZEigVXf0rJ20dhBMNNvTzhyphenhyphenaqIoHQ7FprsCD7MTfJOS3C3ScOBLSi0opoDnPC9BKDsOA30ypANNpVnXGCqnIY/s200/religion.jpg" width="162" /></a></div>Ma non è solo la disposizione delle immagini e delle sequenze ad essere un'arma a doppio taglio. Un altro aspetto controverso riguarda il conflitto interiore che attraversa Jack da ben prima della sua nascita. La parte più esistenziale e religiosa, trasversale ad ogni culto o fede, di cui è permeato il film. Tematiche insidiose, difficilissime da analizzare senza ricadere nel banale, nello stucchevole.<br />
Viene spiegato fin dalle prime immagini: esistono due modalità d'essere, di concepire la vita. La via della gloria e la via della natura. Spiritualità ed istinto terreno, (ir)razionale. La capacità d'amore in ogni situazione, anche in quelle potenzialmente più umilianti e sofferenti (da non confondere con apologia del martirio o di ottuso buonismo) contro l'insoddisfazione perenne, spinta vorace e acefala alla dissipazione, all'annullamento, al volere di più del <a href="http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/010821k.htm">discorso del capitalista</a>. <br />
Malick riesce a trattare queste tematiche spinose solo in parte e la pellicola ne risente, in particolare ogni volta che il regista fa sbandare la religiosità verso la religione, come nella scena in cui la madre indica tra il trasognato e l'inebetito la "casa di Dio" al figlio, o nel finale, in cui viene scelto a mio parere di mostrare più del dovuto, cercando di completare la chiusura del cerchio con scene che aggiungono ben poco ad un'ottima opera e lasciano retrogusto melenso.<br />
<br />
Il film forse non è adatto a tutti i tipi di spettatore. Criptico, straniante, difficile da digerire, ma sicuramente da provare a vedere; meglio se consapevoli della sua atipicità, anche se, a ben guardare il <a href="http://www.mymovies.it/film/2011/thetreeoflife/trailer/">trailer</a> anticipa in buona misura ciò a cui si va incontro.<br />
Tra i migliori film visti ultimamente. La voglia di rivederlo si fa già sentire. <br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1z-IAFKRV1rlQ6wqY4PHPI_zo0oeuBABXt9PNIrNf6AtPgHDoXZMLp_nv4dtSJ9WlRXrC6c2laT870H1yFNTU4u26aXLgRm2AqDjze_3RxzyFPW2CHrMTYkhJopEkq1ltNnK8qtgkBcI/s1600/2159014593_e38366fb98.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1z-IAFKRV1rlQ6wqY4PHPI_zo0oeuBABXt9PNIrNf6AtPgHDoXZMLp_nv4dtSJ9WlRXrC6c2laT870H1yFNTU4u26aXLgRm2AqDjze_3RxzyFPW2CHrMTYkhJopEkq1ltNnK8qtgkBcI/s320/2159014593_e38366fb98.jpg" width="320" /></a></div></div><br />
<i>[aggiungo a posteriori il <a href="http://www.giugenna.com/2011/06/01/lepica-ultraletteraria/">link </a>ad un post di Giuseppe Genna, film che, usciti dalla sala, è più volte saltato fuori come termine di paragone. Quello che dice Genna sull'opera di Kubrick s'interseca alla perfezione con alcuni aspetti del film di Malick]</i>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-30350554808317320022011-06-02T17:48:00.003+02:002011-06-04T21:50:26.515+02:00How much is it?<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">Dieci giorni al Referendum, una pausa festiva fa da cornice a molti dibattiti, un grande tam tam di immagini e di commenti tappezzano i più grandi network sociali. Tutti hanno <a href="http://jumpinshark.blogspot.com/2011/05/il-racconto-delle-fontanelle-doppiozero.html">qualcosa da dire</a> e da aggiungere, indice che l'informazione sta interessando gran parte dell'opinione pubblica. Ogni tanto, vien da pensare, qualcosa funziona in questo paese. La rete funziona in questi contesti, il pc diventa una finestra dal quale apprendere i cambiamenti, i movimenti. </div><div style="text-align: justify;">Il <a href="http://mir.it/servizi/radiopopolare/blogs/babel/2011/05/25-maggio-babel-e-le-immagini-di-tarkovskij/">tema dell'acqua</a> risveglia domande ataviche sul senso di proprietà, su come ci appropriamo di beni presenti in natura e sull'utilizzo che ne facciamo. Attraverso una piccola selezione di immagini fatte in luoghi e tempi diversi, abbiamo ripercorso, frammento dopo frammento, il significato che ha per noi tutto questo. E' interessante notare come in ogni cartella di foto in cui abbiamo frugato almeno una comprendesse il tema dell'acqua sia da un punto di vista estetico (acqua = paesaggio), sia come bisogno primario (acqua=sete=vita). L'immagine del tubo blu trasporta simbolicamente l'acqua in ogni frammento che segue. </div><div style="text-align: justify;">Uno speciale filo della <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Water_memory">memoria dell'acqua</a> che forse tutti possiedono nei luoghi del cuore.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXdb-sh0iQZq9sOo1AdR9_Io45keR17gsawOTSK1nAqqY3T0S720Rcdf66o4_r9vLXJyDwHvjJrA_8nxNOoMqbUGEqKU1uHg3PvRQLjTpPISAHeRGacVdzZM80NQaTnUQlkjSq2Mjd2iGe/s1600/blu.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXdb-sh0iQZq9sOo1AdR9_Io45keR17gsawOTSK1nAqqY3T0S720Rcdf66o4_r9vLXJyDwHvjJrA_8nxNOoMqbUGEqKU1uHg3PvRQLjTpPISAHeRGacVdzZM80NQaTnUQlkjSq2Mjd2iGe/s320/blu.JPG" width="320" /></a></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOgH4F2vHHhLFMCWs4y3K7ZUt992Bcm-HF4jpN2YyTH9yRu-30-wN4V2tRHQDFz-eOngC3gXMfOLGRwWYfGgcigp9r97hgNigYNV2L4qfihyphenhyphenfqIgAztD4p-ZzC5XpzZ8RaF2D-ozoOnLLy/s1600/water.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOgH4F2vHHhLFMCWs4y3K7ZUt992Bcm-HF4jpN2YyTH9yRu-30-wN4V2tRHQDFz-eOngC3gXMfOLGRwWYfGgcigp9r97hgNigYNV2L4qfihyphenhyphenfqIgAztD4p-ZzC5XpzZ8RaF2D-ozoOnLLy/s320/water.JPG" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbWRwyBQs9ASYTC1Pyrb7cgn4ZsttkW_-UfcmLH38djo6vgxFyz3isZ1cfCSeUt1qfnlvYeJ9hMhyphenhypheniasw38-_guYjR1-Yha7Za8GLyl7UWWmtBkmOuOGKxp4PsZ9Sep72_XYVUxkM62aa6/s1600/water1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbWRwyBQs9ASYTC1Pyrb7cgn4ZsttkW_-UfcmLH38djo6vgxFyz3isZ1cfCSeUt1qfnlvYeJ9hMhyphenhypheniasw38-_guYjR1-Yha7Za8GLyl7UWWmtBkmOuOGKxp4PsZ9Sep72_XYVUxkM62aa6/s320/water1.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-Thy3nIrNaVQ/TeeY9xyX9sI/AAAAAAAAAQw/h3r55WqPZQc/s1600/prima.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-Thy3nIrNaVQ/TeeY9xyX9sI/AAAAAAAAAQw/h3r55WqPZQc/s320/prima.jpg" width="320" /></a></div><br />
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-8HKpVaWjz30/TeeZA9f-scI/AAAAAAAAAQ0/7xKrYF8x48I/s1600/w.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-8HKpVaWjz30/TeeZA9f-scI/AAAAAAAAAQ0/7xKrYF8x48I/s320/w.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipuzwii_XWg6aGjPjjbaOZA3fc6v_zl3z_6NRgRfsyTRh0peEhJRyRr_2cqAbxqWEBhrlHO_81-BOPlwxNbB2gCrE2PEZky0aQjX93JCWBpd32QnOpV_1w3uc4JHR9BhOUiJ3ExePtuHnO/s1600/w2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipuzwii_XWg6aGjPjjbaOZA3fc6v_zl3z_6NRgRfsyTRh0peEhJRyRr_2cqAbxqWEBhrlHO_81-BOPlwxNbB2gCrE2PEZky0aQjX93JCWBpd32QnOpV_1w3uc4JHR9BhOUiJ3ExePtuHnO/s320/w2.JPG" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAH_fq_ytFQxb1v4i41yztAvjgHU91bwKP4f1hZmlTKeZwk06EOCPpd_3G80TW71TjvAbnvs2PYzd9-td3vIxxyzQhTMf5KXvBtDJyaa18TtudeZBui75LbwUraSVP9YXEhKYz-Cm7yLxZ/s1600/w3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAH_fq_ytFQxb1v4i41yztAvjgHU91bwKP4f1hZmlTKeZwk06EOCPpd_3G80TW71TjvAbnvs2PYzd9-td3vIxxyzQhTMf5KXvBtDJyaa18TtudeZBui75LbwUraSVP9YXEhKYz-Cm7yLxZ/s320/w3.JPG" width="295" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvv0Inq4L779LwBcI-0tMYJl_of8l1Pzwy3SLd4-5kwCKN1WuwRVFIwoqmg6KrPj6E2exk0FJXyS26yKJSoOustjIQwijR91iaCfp46W0TE-m-XaQDlHeMoAJDuyvJH7WisZHlyJ19l557/s1600/w4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvv0Inq4L779LwBcI-0tMYJl_of8l1Pzwy3SLd4-5kwCKN1WuwRVFIwoqmg6KrPj6E2exk0FJXyS26yKJSoOustjIQwijR91iaCfp46W0TE-m-XaQDlHeMoAJDuyvJH7WisZHlyJ19l557/s320/w4.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgncuaB8KbK2TJMykqYhT63hJs39DPi67JqE1fEGfNeUb7HxezJWgTHhDPRdDutpxXLQf9pHPCEWFE1N-JgPjuo8ZrKJidyYRfnrRwC6fLZTerDMGSweGqsR7zWsTHvnCZC7gxtpgjWmcK_/s1600/w5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgncuaB8KbK2TJMykqYhT63hJs39DPi67JqE1fEGfNeUb7HxezJWgTHhDPRdDutpxXLQf9pHPCEWFE1N-JgPjuo8ZrKJidyYRfnrRwC6fLZTerDMGSweGqsR7zWsTHvnCZC7gxtpgjWmcK_/s320/w5.JPG" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2kME9jWhtrKx6NvbNUxq_T_SKv47LvDlHatnuwc0W6nTmM-bMdEd9mO3zSgZiYkDgc2dDvzfU0VWRSA23zYv4c-imRi9abYlM1Udxue2RwB7I_HOLrxBLlzvhlSoxzEkXQfggFmrB0L_C/s1600/w6.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2kME9jWhtrKx6NvbNUxq_T_SKv47LvDlHatnuwc0W6nTmM-bMdEd9mO3zSgZiYkDgc2dDvzfU0VWRSA23zYv4c-imRi9abYlM1Udxue2RwB7I_HOLrxBLlzvhlSoxzEkXQfggFmrB0L_C/s320/w6.JPG" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-NQlI4xj6QKM/TeeZN-cCzRI/AAAAAAAAARM/GVM6L8lxxyc/s1600/w7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="209" src="http://4.bp.blogspot.com/-NQlI4xj6QKM/TeeZN-cCzRI/AAAAAAAAARM/GVM6L8lxxyc/s320/w7.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-Lj7Dv3AmMh8/TeeZPz2xLAI/AAAAAAAAARQ/V7Qjp3YIGKw/s1600/w8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="272" src="http://4.bp.blogspot.com/-Lj7Dv3AmMh8/TeeZPz2xLAI/AAAAAAAAARQ/V7Qjp3YIGKw/s320/w8.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_q5eo2Z3iTik0ea9V57gpfhN6wjbvsPtp8d0W72wN96Qf9_1Uv5TKuMkj8FcbxleKO_7gqA_ac86ne0N4jBs8Q3vrjVNtOWe37JkBcq0v0kyuuiIVvGPF7-5JehBWjI1-EVkxUTXDn6Ys/s1600/w9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_q5eo2Z3iTik0ea9V57gpfhN6wjbvsPtp8d0W72wN96Qf9_1Uv5TKuMkj8FcbxleKO_7gqA_ac86ne0N4jBs8Q3vrjVNtOWe37JkBcq0v0kyuuiIVvGPF7-5JehBWjI1-EVkxUTXDn6Ys/s320/w9.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-srqcuonu23c/TeeZTYD6ecI/AAAAAAAAARY/N9uem2WNvco/s1600/w10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="272" src="http://4.bp.blogspot.com/-srqcuonu23c/TeeZTYD6ecI/AAAAAAAAARY/N9uem2WNvco/s320/w10.jpg" width="320" /></a></div><br />
<blockquote><div style="text-align: center;"><blockquote><i>«<a href="http://www.close-up.it/spip.php?article2304">Ho usato l’acqua</a> perché è una sostanza molto viva, che cambia forma continuamente, che si muove. E’ un elemento molto cinematografico. E tramite essa ho cercato di esprimere l’idea del passare del tempo. […] Il mare lo sento estraneo al mio mondo interiore, perché è uno spazio troppo vasto per me. […] Le enormi distese mi dicono meno di quelle limitate. Forse per questo amo molto l’atteggiamento dei giapponesi nei confronti della natura. Cercano di concentrarsi su uno spazio ristretto e di vedervi il riflesso dell’infinito». </i></blockquote></div></blockquote><br />
Andrej Tarkovskij<br />
<br />
<div style="text-align: center;"><object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/RXYhLF2z_NM/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/RXYhLF2z_NM&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/RXYhLF2z_NM&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-34409948904602957242011-05-30T19:16:00.000+02:002011-05-30T19:16:53.838+02:00Exit-poll<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQm17K1AyzdaCzNreJ3N-FDyftNZFvFjpPuMXCyDGCVVysesb0mjdllMKBsDN50yCV00s6GxqHB4yaFA1dIDanRsFe0k7gLROBVKKYU9APT5l0XUk14kHP48Tixf6VveIyxQX8RaouzKpO/s1600/fuck.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQm17K1AyzdaCzNreJ3N-FDyftNZFvFjpPuMXCyDGCVVysesb0mjdllMKBsDN50yCV00s6GxqHB4yaFA1dIDanRsFe0k7gLROBVKKYU9APT5l0XUk14kHP48Tixf6VveIyxQX8RaouzKpO/s400/fuck.jpg" width="231" /></a></div><br />
A tutti quei <a href="http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/05/30/foto/i_manifesti_xenofobi_del_centrodestra-16949256/4/?ref=HREA-4">manifesti xenofobi</a> che ci hanno inorridito, a tutti gli insulti che hanno riempito le nostre orecchie per giorni e giorni, a tutte quelle facce da criminali che riempiono le poltrone e che usufruiscono di beni che non meritano, dedico con tutto il mio cuore questa foto... Almeno per oggi concediamoci un sospiro di sollievo!!!<br />
<br />
<div style="text-align: center;">Per il resto, c'è solo da rimboccarsi le maniche.</div><div style="text-align: center;"><br />
</div>domusoreahttp://www.blogger.com/profile/16860580166547498324noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-5455473139676016552011-05-29T12:47:00.000+02:002011-05-29T12:47:10.738+02:00Stralci di riflessioni su ondate, loro ampiezza e intensità<div style="text-align: center;">Non so quante persone correranno a votare ai ballottaggi oggi. Se sarà più ampia l'ondata di elettori che, dopo due settimane di martellamenti di questo tipo</div><br />
<div style="text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/eFV8CNWZEwc" width="560"></iframe></div><br />
<div style="text-align: center;">si precipiterà in massa verso le urne (come nella<a href="http://www.youtube.com/watch?v=Kr9-kq6eafE&feature=related"> scena di Head of the state</a> in cui gli elettori repubblicani, famosi per la propria indeolenza deflagrano per le strade davanti alla possibilità di un presidente nero... yes we'll can).</div><div style="text-align: justify;"><br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;">Se l'effetto sarà quello voluto o se il tentato vaccino farmacatodico non smuoverà altri tipi di anticorpi.</div><div style="text-align: center;"><br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/rwDWrrW4cg8" width="560"></iframe></div></div><br />
<div style="text-align: center;">Una cosa è certa. Tutti <a href="http://www.youtube.com/watch?v=oGHREohpCoo">i tifosi possono andare a votare tranquilli</a>, il libero svolgimento democratico non toccherà i loro beniamini in scarpette chiodate.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: center;">Si prospettano due giorni interessanti, se non altro per vedere quanto siamo ancora vittima dell'influsso di gadget e spot allucinatori. </div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7474193361786369779.post-30649009518589220492011-05-20T00:01:00.001+02:002011-05-21T12:17:52.160+02:00"L'implosione" di Manuele Madalon<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfEakJnhfu2CPYg6qymmjXM2jU4p4JN6GdznRoXM8GdZSg3vT2hD3AnCfydWK3z2kkEy6lM59d5iqD9NMH7qP7EmWGnVBbLsrD-l5Ol9mmzFclRMgGQ9kj8EnHV9CpA5mBt5nMANFHPcM/s1600/implosione.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfEakJnhfu2CPYg6qymmjXM2jU4p4JN6GdznRoXM8GdZSg3vT2hD3AnCfydWK3z2kkEy6lM59d5iqD9NMH7qP7EmWGnVBbLsrD-l5Ol9mmzFclRMgGQ9kj8EnHV9CpA5mBt5nMANFHPcM/s320/implosione.jpg" width="233" /></a></div>Alcune persone nascono col destino segnato. E' scritto da qualche parte che riusciranno a fare grandi cose, non importa in che modo o in quale campo, quanti ostacoli possano incontrare o per quanto tempo restino relegati in bui anfratti d'oblio.</div><div style="text-align: justify;">Prima o poi la gloria del loro avvenire arriva, deflagrante. </div><div style="text-align: justify;">Sono perle rare, in grado di portare ventate d'aria fresca in un mondo sempre più grigio e stantìo. Stelle in grado di brillare di luce propria. Nascono ogni cent'anni, ma quando si manifestano lo fanno in tutta la loro magnificenza.<br />
<br />
Mi rendo conto che ai più potrà sembrare affrettato, ma non esagero affatto nel ritenere il giovane scrittore che ha stupito il salone del libro, Manuele Madalon, il nuovo astro nascente non solo della letteratura mondiale, ma dell'umanità tutta. Mai mi era capitato d'imbattermi in una persona di tale spessore e levatura. Questo giovane ha ricevuto dal cielo qualità difficilmente riscontrabili altrove: una sensibilità lacerante e profonda, carisma e personalità in grado di trascinare e arricchire l'animo umano, una spiritualità capace di toccare le corde più profonde celate in ognuno di noi. La sua opera prima, <i>L'implosione</i>, è una ventata di aria fresca, non solo per il ristagnante panorama letterario ed i suoi liquami nauseabondi, ma addirittura per la nostra odierna società malata, che dai suoi echi poderosi verrà sicuramente in qualche modo scossa.<br />
Chi legge potrà tovare esagerato tanto osannare, almeno fino a quando non si troverà tra le mani questo libro poderoso. Appena uscito eppure già difficilmente reperibile, è ormai sulle bocche di tutti e sembra essere solo l'inizio.<br />
<br />
Non voglio addentrarmi troppo all'interno di una storia che rischierei di rovinare citando anche solo un singolo, breve passaggio. La storia si svolge ai giorni nostri, a Torino, eppure è al tempo stesso voce e teatro dell'intero globo e della sua storia. Nulla sfugge alla mirabile penna di Madalon e dietro ogni parola, intreccio narrativo o piccola sfumatura si aprono mondi che, fino al giorno prima della pubblicazione di un tale capolavoro, era impensabile immaginare. Alcuni commentatori, pur celebrando l'opera, hanno affermato di averne trovati alcuni passaggi un poco affrettati, come in ogni opera prima. Non vi fidate, sono parole di chi, davanti alla Grandezza, sente il bisogno di lanciare piccole stoccate d'invidia. Il romanzo (sempre che solo di romanzo possiamo parlare) è denso e sottile, oscuro e misterioso come la Torino più esoterica, e al contempo luminoso e vitale, puro inno alla vita, alla sua essenza più ampia. Una storia come non ne sono state mai scritte, di cui è difficile parlare più approfonditamente senza rovinarne la trama, l'ordito e da cui è impossibile staccarsi.<br />
Piangerete come mai avete fatto, riderete fino a star male, chiuderete l'ultima pagina sentendovi diversi da come eravate in precedenza. <br />
Si apre sicuramente una nuova era per la narrativa e l'editoria tutta, da cui sarà difficile tornare indietro.<br />
Pronti o meno, ci siamo già dentro. Non ci resta che andare avanti.<br />
<br />
<div style="text-align: right;">il vostro inviato al Salone del libro</div><div style="text-align: right;">Parnaso de Stronziis</div><div style="text-align: right;"><br />
<div style="text-align: center;"><br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/yNX3JbqbliI" width="560"></iframe></div></div></div>Ubhttp://www.blogger.com/profile/14301599468026068017noreply@blogger.com4