Ecco un piccolo capolavoro dell'epica contemporanea che mi è tornato in mente in questi giorni. Primo grandioso capitolo delle epiche gesta di Henry Smart, irlandese d'inizio secolo che ci trasporta tra le vie di Dublino e d'Irlanda, facendoci respirare e attraversare ogni sorta d'olezzo, sudiciume, polveri, fragranze, sudori, sentimenti e voci dei cosiddetti negri d'Irlanda. In uno scenario dickensiano veniamo a contatto con ogni moto e passione che nel secolo scorso scosse e l'isola Esmeralda portandola a ribellarsi all'umiliante guinzaglio britannico. Lo facciamo tramite due occhi azzurri d'irrivernza, affetti incrostati addosso e trasportati nelle imprese amorose e politiche più improbabili. Alla scoperta di una Dublino dalle vibrazioni inaspettate.martedì 9 marzo 2010
Memories vol. 3
Ecco un piccolo capolavoro dell'epica contemporanea che mi è tornato in mente in questi giorni. Primo grandioso capitolo delle epiche gesta di Henry Smart, irlandese d'inizio secolo che ci trasporta tra le vie di Dublino e d'Irlanda, facendoci respirare e attraversare ogni sorta d'olezzo, sudiciume, polveri, fragranze, sudori, sentimenti e voci dei cosiddetti negri d'Irlanda. In uno scenario dickensiano veniamo a contatto con ogni moto e passione che nel secolo scorso scosse e l'isola Esmeralda portandola a ribellarsi all'umiliante guinzaglio britannico. Lo facciamo tramite due occhi azzurri d'irrivernza, affetti incrostati addosso e trasportati nelle imprese amorose e politiche più improbabili. Alla scoperta di una Dublino dalle vibrazioni inaspettate.
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