martedì 16 marzo 2010

Nessuno lo saprà, breve racconto intorno ad un delirio di coppia

Mi sta bene, me la sono cercata.
Splendida la serata al Locomotiv e giusto per rimanere in tema il libro ricevuto in regalo, per convincermi che questi 18 euro (tra tessera arci e concerto) saranno spesi bene. Tutti mi dicevano: leggi Enrico Brizzi, è bolognese ti fai due risate e poi ha una scrittura fresca e che ti coinvolge. Penso, si lo farò, lo farò ma il tempo passa e dall'epoca di Jack di strada lo scrittore ne ha fatta. Poi il silenzio. Ub non mi pressa più ma è solo l'inizio della contromossa. Ha capito, il furbo, che più pubblicizzerà prodotti nostrani e più l'abruzzese, testa dura, li rifiuterà. Mi parla ore ed ore dei Wu Ming e poi non indifferente alla resistenza mi mette sul comodino Stella del mattino di Wu Ming4. Penso: a questo poverino, bolognese convinto, devo dargliela una soddisfazione infondo non mi sta chiedendo di andare allo Stadio o a ri-subirmi tutti quei concerti post-punk nei posti più improbabili, (che forse solo qui a Bologna sapete fare con tanta passione). Vada per Wu Ming ma ne leggo solo uno, sai che preferisco un altro genere. Lo leggo e mi piace e lui si sente rincuorato. Come se avesse bisogno di certezze, come se questa sua Bologna "underground" abbia il bisogno anche della mia approvazione. Sono strani a volte gli uomini, penso. Dopo un periodo abbastanza sereno, fa capolino in casa nostra un libro dalla copertina patinata. Lui è carico come una molla: guarda qui cosa ho preso. Non gli bastava che uno dei Wu Ming lo considerasse, dopo la lettura in apnea di Altai, sotto botta da maratoneta, ora vuole anche mettere in mezzo l'altro bolognese. Cara, è l'ultimo di Brizzi, ahhhahhh ci risiamo. Ora ricomincerà con la filippica che è un grande scrittore che come lui ha fatto il Galvani etc,etc... ah si amore, di cosa parla? praticamente lo divora e qui nasce l'incubo. Sai dovresti leggerlo, ti piacerebbe... si, immagino, no ma lo dico sul serio,ok quando finisco Paasilinna lo leggo. Nulla, vado avanti per la mia strada. Però il libro non lo mette mai in libreria e rimane per un pò in giro per la casa. E' incredibile, poi la testarda sarei io . Ossessione. Brizzi mi stai antipatico, lo sò non serve provare. Ennesimo litigio, ne ho abbastanza di questi bolognesi che si credono al centro della terra. Amo Bologna e la bolognesità ma questo è troppo. Lo prendo e lo metto via, nel punto più in alto della libreria. Poi le cose si fanno divertenti. Arriva tutto contento in casa dicendomi della grande serata che si prospetta al Locomotiv, dice che gli piacerebbe se lo accompagnassi io. C'è anche Steno, un mito, quando andavamo in saletta a suonare ehhhh quanti ricordi, io vorrei essere lontana anni luce, forse sulla luna. Prima della grande serata, andiamo in libreria e compra i due libri dei viaggi a piedi: ho scoperto che farà una cosa potentissima ad aprile, a te che piace viaggiare e camminare questi non devi perderli. Sono un regalo. A questo punto, effettivamente mi mette con le spalle al muro. "Nessuno lo saprà" è un libro che da un pò mi girava in testa e che dovevo leggere. Ho il pallino dei pellegrinaggi e ne ho fatto anche uno in città che poi è diventato un diario che ho esposto in una mostra. (http://containerlab.blogspot.com/) Su questo non possiamo discutere. Troviamo il punto di accordo e finalmente si snoda il sentiero.
A questo punto devo assolutamente usare un tono epistolare, scrivere come fa un bravo lettore ad uno stimato scrittore. Ricomincio da capo.
Caro Enrico Brizzi, voglio chiederti scusa per averti odiato senza effettivamente aver mai letto nulla di tuo. Il libro che ho ricevuto in dono è uno dei più belli che io abbia mai letto e che alla soglia dei miei 32 anni mi ha fatto riflettere su tante cose e anche commuovere. Mentre oggi tornata da scuola finivo le ultime righe con le lacrime, lo stronzo di cui ti parlavo credo si sia sentito il bolognese più fiero sulla faccia della terra. Ma come fate voi, cosa avete di così speciale in questa città per farci questo? Lo spirito da camerata scout perenne che accompagna questi Regaz, come li chiamate, in mille avventure per il mondo; oggi per la prima volta ho capito qual era il messaggio tra le righe e ho provato tenerezza. Stasera lo porterò in una di quelle vecchie Osterie di Bologna a brindare al tuo nome finalmente in pace in questa casa e di tutta questa storia, Nessuno lo saprà!
Con affetto e stima,
una delle 10.000 che arrivano ogni anno qui per studiare... 12 anni or sono

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