Reduce dalla breve pausa parigina stavo riguardando le foto che abbiamo fatto per la città e mi è venuta subito voglia di farvi vedere questa immagine. Come avrete ben capito siamo nella sala del Louvre che ospita il celeberrimo quadro di Monsieur Lèonard De Vinci, come lo chiamano da quelle parti. Una folla si accalca davanti al quadro, di misure assai modeste, che protetto da un vetro e da una transenna di legno occupa lo spazio centrale della parete. E' la Gioconda, la Star da Red carpet che attira gli obiettivi delle macchine fotografiche e dei Flash che non si dovrebbero usare. La gente si accalca per arrivare in prima fila, c'è chi sgomita per occupare un posto d'onore per mettersi in posa davanti alla Gioconda e via con la sfilata dei sorrisi smaliziati che da ogni angolo del globo ci troviamo come per magia qui proprio davanti ai nostri occhi:
arrancando nella poltiglia, incrociavamo uomini di ogni parte del mondo. Italiani a crocchi, veneti e genovesi, olandesi rubizzi, francesi, moscoviti foderati di pelliccia. E bosniaci col turbante, zingari, persiani e arabi, greci, turchi, armeni robusti. Ero ai piedi della torre di Babele, appena dopo che Iddio confuse le menti e le lingue.
I migliori sono i giapponesi, piccolini e agili, ti passano avanti che neanche te ne accorgi e poi con quelle super macchinine digitali riescono a scattare un book fotografico nel giro di una posa. Non credo a quel che vedo, dammi un pizzicotto per favore, siamo sicuri di quello che accade? E chi l'avrebbe mai detto, eppure entrando e passando per il corridoio la gente non sembrava soffermarsi molto davanti al mirabile sfumato Leonardesco. La belle ferronière, il San Giovanni Battista, La vergine delle Rocce uno accanto all'altro; in una calma apparente ho potuto osservare i quadri senza esser disturbata. Qui invece, non è possibile, la signora attira sguardi da ogni angolo e segue tutto con quel suo sguardo maliziato di chi la sa lunga. La osservo da ogni angolazione, l'effetto è straordinario, anche se non posso sostare più di tanto davanti al dipinto basta poco per convincersene: Duchamp aveva visto bene. Si, si! La Monnalisa sembra scalpitare davanti a tutte queste persone. Si rende perfettamente conto che le è stato attribuito lungo i secoli qualcosa di enorme, oltre ogni aspettativa.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti su questo blog sono liberi ed aperti a tutti (esclusi troll o "piromani" da web). Da chi commenta in forma anonima è gradita una qualsiasi forma di riconoscimento (firma, sigla, nick), renderà più facile parlarci.