lunedì 17 gennaio 2011

A noi la censura non CI piace


Perchè è un diritto di tutti avere in biblioteca questi libri



Perchè l'ignoranza e l'arroganza di chi si crede potente
non è mai del tutto sconfitta e questa cosa purtroppo ne è un esempio.




Perchè la censura genera il controllo
della libertà di espressione quotidiana;
e questo è l'anticamera dell'orrore.

Nonostante ciò



perchè parlare di queste cose, reagire ad esse
è come bloccare, inceppare un meccanismo
che impazzito continua ad alimentarsi da solo.


3 commenti:

  1. siamo noi la risposta...l'indifferenza genera silenzio, il silenzio genera paura, la paura genera terrore, bisogna reagire argomentando, discutendo,dialogando...solo così possiamo abbattere le barriere oscure della censura! se i nostri padri fondatori hanno combattuto fuoco e fiamme per avallare l'art 21 della nostra carta costituzionale...un motivo ci sarà...e QUINDI:
    « Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
    La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

    RispondiElimina
  2. Purtroppo la stampa si autocensura. Ammorbidisce, va fuori fuoco, non riesce (o non vuole) andare al punto della situazione perchè manovrata o spaventata di osare troppo, di perdere consensi o (peggio ancora!) finanziamenti.
    Gli articoli hanno iniziato ad uscire solo oggi e, come si può vedere qui (http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2011/01/20/rassegna-stampa/

    http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=2675)

    non hanno certamente aiutato (eccetto quello di Fois, a mio parere) a comprendere il significato reale della faccenda.
    Certo, quando si rimane incantati dalle imprese di quel burattino di plastica...

    RispondiElimina
  3. Il burattino di plastica fa molto comodo alla nostra società...tanto gli italiano lo difenderanno sempre e comunque per cui: perchè parlare di problemi reali? perchè riempirci la bocca di parole come: giustizia, informazione, anticensura quando l'italiano medio crede che sia tutto immaginario??...informarsi è impresa ardua, produce fatica...nessuno ce l'ha mai insegnato...è ora che impariamo a farlo sul serio...ma spaventa! combattiamola noi quest'ignoranza!

    RispondiElimina

I commenti su questo blog sono liberi ed aperti a tutti (esclusi troll o "piromani" da web). Da chi commenta in forma anonima è gradita una qualsiasi forma di riconoscimento (firma, sigla, nick), renderà più facile parlarci.