domenica 13 giugno 2010

Due parole riguardo Luttazzi

Non sono mai stato tra i più grandi fan di Luttazzi. Avevo un ricordo grandioso di personaggi come Fontecedro e il giornalista di Tabloid ma altre sue perfomances mi avevano lasciato indifferente o infastidito per i toni (ma su questo si apriva un enorme de gustibus).
Fondamentalmente era un personaggio pubblico di cui avevo un'idea vaga, che rispettavo in quanto comico e verso cui mi ero ritenuto solidale dopo l'epurazione televisiva.
Qualche giorno fa, dopo una settimana di lontananza quasi totale da internet quasi crollo dalla sedia! Trovo discussioni, link e controlink (qui qui qui) riguardo il plagio dell'autore nei confronti di comici americani, come sintetizzato su questi video. Un sacco!
La situazione è ampia e complessa e frugando tra i link sopracitati si traggono molti spunti interessanti su cui si potrebbe discutere, non solo riguardo a Luttazzi ma anche su i processi ed i toni di chi si confronta in rete, di cui si trovano ottimi esempi qui o in alcune discussioni nate in Lipperatura (blog in cui vengono trattati temi molto interessanti ed a volte in grado di riscaldare gli animi di alcuni partecipanti) ma sto divagando.
Seguendo il "caso" Luttazzi, in questi giorni, mi è parso evidente come la situazione, nella sua apparente semplicità sia ricca di sfaccettature, così come la persona stessa, di cui ignoravo parecchi lati e lavori, di grande spessore e che tutto questo casino mi ha in ogni caso permesso di apprezzare.
Che posso dire? Come ho già esposto, Luttazzi non mi ha mai fatto impazzire come persona, mi pareva estremamente acido e narciso, arroccatto in un personale parnaso di supponenza (il giudizio era puramente "a pelle", basato esclusivamente su certe modalità di porsi ed esprimersi, anche se ultimamente si è dimostrato meno falso) ma nonostante ciò gli riconoscevo un certo valore per quel (poco) del suo lavoro da me conosciuto ed ora anche per quel (tanto) altro che ho potuto apprezzare. Anche sapere che ha copiato molte battute non ha cambiato il mio giudizio. Sono tanti i comici che si fanno scrivere i testi da altre persone e comunque, pur copiando, era bravo a farlo (anche se meno esilarante degli originali, per quanto ho visto) e non molti sono dotati di questo talento.
L'aspetto fastidioso e che lo sta portando ad inguanarsi da solo riguarda il copyright applicato a "prodotti comico/culturali" non suoi, alla pretesa di non essere citato in tv da altri comici (Non si copia! Capito? Al massimo si cita! Ma non me!!!) ed ai ripetuti sforzi di spacciare tutto il suo repertorio come originale (prima) e di asserire di aver sempre detto di averlo riempito di citazioni da scovare (dopo... esser stato scoperto) arrivando a modificare post e date del suo blog (almeno, così mi par di aver capito), difendendosi sotto mentite spoglie e censurando (o cercando di censurare) gli attacchi e smascheramenti via reti.
In parole povere... negare negare NEGARE!!!
Un grande peccato. Un ottimo studioso, comico, traduttore, politicamente impegnato e comunque coraggioso, rischia di crollare come un castello di carte in fiamme su cui lui stesso continua a soffiare con cieca ostinazione. Peccato di hybris, aspetti rigido-narcisistici o superegoici (in senso non freudiano) panico o forse altro ancora. Nel momento in cui, dopo anni di inutile inspessimento delle proprie comunque grandi qualità, è stata mostrata la persona dietro il personaggio, un atto di trasparenza, di ammissione di aver sbagliato, avrebbe tinto una figura di merda in maniera comunque positiva. Un'incenerita dai risvolti fenicei. Invece è stato preferito un machismo da eroe esclusivamente concentrato su di sè e non sulle comunità circostanti che dalle sue qualità traggono (traevano?) beneficio. Una ostinata negazione infantile, sulla linea schizoparanoide incapace di concepire un oggetto al di fuori della rigida dicotomia "buono/cattivo". Un vero peccato, anche perchè ammettere ora, che le discussioni si sono a lungo protratte, sarebbe comunque meno incisivo.
Per quanto mi riguarda, spero che la fossa che sta contribuendo a scavarsi non diventi troppo fonda e gli permetta di continuare a fare quello che fa. In fondo, lo faceva molto bene, no?
Ma forse, per alcuni, non sarà più la stessa cosa e vederlo, d'ora in poi, susciterà scherno, diffidenza e fastidio verso le sue qualità troppo umane. Probabilmente è proprio questo che fa così incazzare molti fan stretti o di rimbalzo: la sua sgraziata caduta dall'Olimpo. Perchè stare ad ascoltare un semplice ometto, per quanto buffo, se non ci permette di staccare la testa e rilassarci, ci ricorda che anche in noi aleggiano lati meschini ed oltretutto ci ha voluto prender per il culo? Perchè continuare a seguire una figura non più divina ma soltanto da commedia? Ecco, forse potrebbe essere proprio questo a portare Luttazzi ad un'inesorabile caduta libera: il suo essersi mostrato umano ed imperfetto.
Ed averlo fatto con ostinazione.

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