venerdì 16 settembre 2011

Sugli educatori, le cooperative sociali e la giunta di #Bologna - Un aggiornamento


[postiamo l'intervento messo su Facebook da Andrea; riguarda i cambiamenti subiti quest'anno dal settore educativo-scolastico, che ha visto molti educatori (comunque pochi rispetto al totale di coinvolti) pressare le istituzioni comunali nelle ultime settimane. Nella lettera sono riassunti in modo soddisfacente svariati punti che nelle ultime settimane sono stati molto dibattutti ed hanno portato ad alcuni, sudatissimi, confronti con esponenti della giunta.]

Scrivo da educatore professionale ma anche da elettore, in questo caso della lista di Amelia Frascaroli.
Rimango basito e deluso di fronte alle scelte politiche di questa giunta nell'ambito dei servizi educativi sull'handicap e su quelli integrativi. Per diverse ragioni.

La prima. La scelta di scorporare i due servizi e di affidarli a due realtà diverse ha creato una frammentazione incredibile dei contratti e dei monte orari e l'obbligo di dover gestire più contratti per arrivare, se ce la si fa, ad un monte orario decente. Così facendo si è voluto risparmiare ma, in qualche modo, pagano come sempre i lavoratori. Da una giunta di centrosinistra ci si aspettava una presa di posizione molto più attenta e sinceramente di tutt'altro stile. Si dice tanto della Gelmini, dov'è allora la differenza??? Dov'è una linea politica sulle questioni scolastiche ed educative? E' risparmiare sui diritti? Le persone che svolgevano servizio come educatori negli integrativi verrannno chiamati dalla coop o dall'organizzazione che li avrà in mano? Il Comune si è premurato della continuità anche di questi servizi?
Il Comune s'impegni ad evitare la frammentazione dei contratti e a creare forme di stabilizzazione della precarietà che ha generato.

[su questo punto non c'è molto da aggiungere. Su molte scuole i servizi integrativi e mensa sono rimasti alla vecchia cooperativa (Dolce) che offre un sontuoso contratto a livello B1 (4/5 € circa all'ora), altre scuole hanno potuto contattare altre coop o associazioni che offrono qualche euro in più per qualche diritto in meno (malattia, contributi, ferie). In alcuni casi le scuole hanno fatto i nomi di educatori già presenti sul servizio gli anni precedenti ma non tutti sono stati chiamati ed in molti faticano ad accettare un tale declassamento con la pretesa di un servizio che rimanga di qualità.
Il Comune non s'è impegnato a garantire forme di stabilizzazione vere e prorie, dice che per quest'anno non può più cambiare nulla e lo spezzatino rimane sullo stomaco, non solo degli educatori]
 
La seconda. Il Comune ha scelto di voltare pagina, affidando i servizi d'integrazione dell'Handicap alla coop "Quadrifoglio". Legittimo. Peccato che, scorporando gli integrativi, ci si ritrova ad essere assunti all'ultimo momento da una cooperativa che a fronte di monte orari esigui, dovuti anche ai tagli ingenti che ricadono su  questo settore, avrà enormi problemi di gestione e ciò porterà nuovamente precarietà nel vissuto lavorativo degli educatori.
Il Comune si assuma la responsabilità delle sue legittime scelte politiche e affronti la situazione.

[come per il punto precedente, il Comune s'è impegnato poco e nulla. La nuova cooperativa si è trovata costretta ad organizzare un servizio pachidermico in una settimana scarsa. La cooperativa Dolce non ha fatto il passaggio dei dati fino al pronunciamento del Tar crando così un enorme disagio non solo alla cooperativa subentrante ma anche a tutti i lavoratori che hanno dovuto fare ore e ore di fila per sapere il proprio monte ore e firmare il nuovo contratto (ieri si è andati ad oltranza e alcune persone hanno firmato alle 3 di notte!).]

La terza. Ciò che mi sconvolge è il silenzio assordante delle istituzioni. Della vicenda Geco e dei 154 educatori senza stipendio da 4 mesi non c'è stato alcun interessamento e mi spiace dirlo. Interessarsi vuol dire chiedere, prendere la situazione in mano, agire  con quella moral suasion che solo l'uomo politico può fare per chiedere un'attenzione generalizzata e forte ai vari attori della società economica e civica di un paese per evitare che cose del genere non si ripetano più. Soprattutto se riguardano persone che lavorano in servizi dati in appalto dal Comune alle cooperative.
E non mi si dica che non è una cosa a livello temporale non riguarda le competenze di questa Giunta o che per tali questioni può occuparsene un assessore e non un altro.
Cosa sta facendo l'assessore alla Scuola? Dov'è l'assessore al Welfare? Cosa si sta facendo per tutte queste ingarbugliate situazioni che avete fatto e deciso.

[Il caso della cooperativa Geco è tra i più scandalosi, drammatici e mediaticamente ignorati, in primis dai colleghi delle altre coop che, sentendosi col culo parato, se ne sono strafregati di fare gruppo, confrontarsi e pretendere di avere dei riconoscimenti minimi come categoria. Lo stesso vale per queste ultime settimane, in cui si sono riunite le solite 30-50 persone (e ieri sera a firmare eravamo circa 300).
Per quanto riguarda gli assessori è presto detto: oltre a lavarsi le mani della faccenda con la scusa che non riguarda il porprio assessorato (Welfar verso Lavoro verso Scuola. Fare i nomi mi sembra ridondante, se non li conoscete guardate qui) o il dare appuntamenti in date in cui, caso strano, non ci si presenta perchè in ferie (sempre Welfare) il comune e i vari assessorati han fatto ben poco. Anzi, alcuni son prorpio caduti dal pero, ascoltando situazioni di cui non avevano la minima idea.]
  
Per questo al momento non posso che concludere traendo alcune riflessioni:

-La Giunta Merola, seppur di centrosinistra non ha dato alcun valore aggiunto o attenzione ai servizi scolastici e al ruolo degli educatori. Questo lo dico chiaro e tondo e con  forte rabbia e delusione. Molti del mondo educativo hanno votato Amelia Frascaroli e in lei hanno riposto speranza di una politica sociale diversa. Ma le speranze stanno svanendo.
Non mi si dica che l'educativo e la scuola non le compete. Per la sua storia, la sua formazione e per la sua linea politica anche il suo gruppo dovrebbe prendere una posizione chiara in merito a questo scempio. Dov'è Sel? Dov'è la Lista Frascaroli? Dov'è il Pd e quella cultura del pubblico e della scuola su cui si basa la sua lotta politica?

- La Giunta Merola è in difficoltà per la manovra economica. Certo, lo comprendiamo. Ma prima di toccare i servizi in cui si opera per la promozione del benessere e della salute delle persone con Handicap, prima di mettere a soqquadro i servizi integrativi per risparmiare...Mettete mano ai privilegi!

La rabbia degli educatori sta dilagando. Gli educatori sono il cuore del cambiamento, sono l'anima di una cultura solidale e progressista. Sono un patrimonio sociale, per la coesione sociale. Ma solo noi ormai lo crediamo. La politica ci ha abbandonato.

[su questo ultimo punto, purtroppo, non riesco ad essere poi così d'accordo. Gli educatori non sono il cuore di nessun cambiamento e non lo saranno finchè la maggior parte resterà orientata al metroquadro entro cui si spegne il proprio sguardo. Gli educatori non saranno l'anima di un bel niente fino a quando non riusciranno a coinvolgere altre parti sociali (genitori, insegnanti, altre categorie). E' vero che svolgiamo un servizio importantissimo e, a lungo termine, meno costoso per le tasche sociali, ma non possiamo nemmeno pretendere di essere l'unica categoria a dover essere più sovvenzionata. Ogni euro in più a noi (sempre importante ed il benvenuto, sia chiaro) diventerà un euro tolto ad altri che come noi si spaccano il culo. La coesione sociale, quella vera, sta nel cercare di tenere a mente più realtà possibili, anche solo agendo in quella che compete. Altrimenti rimane il solito tutti contro tutti, e chi è più pirla ci rimette]

[concludiamo postando una delle risposte date dalla Frascaroli al post di Andrea.]

Caro Andrea, ho sentito l'assessore Pilati questa sera ti assicuro che sta lavorando anche lei molto sui temi che qui poni. Ci siamo accordate per rispondere assieme e lo faremo quanto prima. Penso comunque sia molto utile incontrarsi per dare delle risposte alle tue domande e cercare di fare delle proposte amministrative e politiche condivise. Se credii ti puoi accordare con la mia segreteria che gestisce l'agenda magari trovando occasione anche con l'assessore Pilati. Ci sentiamo

[a questo punto, Andrea, sembra chiaro. Siamo tutti nelle tue mani.]

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