Ci sono domande che non hanno una risposta definita, sono in continua evoluzione e per questo, nonostante la solenne aura di esistenzialità che le circonda, sono destinate a cambiare di continuo. Quali sono le tre cose che porteresti su di un'isola deserta? La top ten dei migliori film mai visti? E quella dei dischi? Qual è la cosa a cui non rinunceresti mai?, non sono altro che una forma popoular di test proiettivo, a cui si tende rispondere con grande attenzione per non rischiare di dare la risposta "sbagliata", incappando in oscure interpretazioni da parte di chi ci circonda. L'aspetto interessante, al di là di quello psico-ludico, sarebbe il poter confrontare se nel tempo le risposte che diamo rimangono le stesse oppure no. Come cambiano, come si evolvono e perchè.
Una piccola finestra su di sè (o almeno, sui propri gusti).
Ma lasciamo stare i vari psicologismi da nevrosi galoppante e torniamo alla questione principale.
I cinque libri della vita. Un'iniziativa della BOL che arricchirà le biblioteche di quattro istituti comprensivi italiani (quindi più di quattro scuole). E' attiva per altri due giorni. Rapida e indolore. Da fare con una concentrata leggerezza.
Ecco la mia, in ordine cronologico:
I motivi? Sono tanti, difficile dire. Si potrebbe ipotizzare che uno è per l'amore verso la lettura, l'altro per la passione, per come la Storia possa essere raccontata in maniera avvincente, per la molteplicità dei piani di lettura in un racconto che diventa vita e per lo stimolo a raccontare, ad esporsi, senza quintalate di merda snobbosa sotto il naso.
[un grazie particolare a jumpinshark per l'ironico spronare a scrivere questo post. Dirgli di no era impensabile.]
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