Per ora siamo sopravvissuti. Nonostante il 21/12/12 sia sempre più vicino, anche questa volta ce l'abbiamo fatta. The "Greatest ever seen blizzard" (in stile quasi kinghiano) è passato, ha fatto quello che doveva fare ed è tornato via. Il sole non è stato sconfitto e un po'lo dobbiamo anche ai nostri amministratori, dai, sempre attenti e pronti a prendersi le proprie responsabilità.
Capita però che il tempo necessario a prendersi cura dei propri elettori non sia sempre sufficiente e sia perciò necessario diramare comunicati dell'ultimo momento (N.B. l'esempio è stato corretto rispetto alle prime bozze) che non sempre chiariscono quali provvedimenti vadano presi. In molte scuole venerdì non si è capito se fosse o meno obbligatorio venire a ritirare la prole e nello stesso istituto comprensivo capitava che si dessero agli stessi genitori indicazioni opposte (obbligo sì alle elementari, obbligo no alle medie). In altre scuole gli insegnanti hanno picchettato rimandando al mittente i pupi, mentre in altre ci si interrogava della portata degli ingorghi che si sarebbero creati se tutti i genitori fossero riconfluiti verso le scuole nello stesso momento.
Reasta il fatto che la decisione di come muoversi è stata lasciata ai presidi e questo per evitare lamentele come nel week-end precedente (in cui, per rimediare ad un giorno di disagi, si era risposto con quattro giornate di chiusura coatta dei vari istituti). Ormai il peggio pere essere passato, il sole torna a far capolino ed ai posteri resterà la serie di approfondimenti antropologico/iconografici accumulatisi in questi giorni.
Masse a parte, a noi cosa è rimasto di tutto ciò?
Personalmente, il rallentamento effettivo dei tempi (e dello stress) delle mie routine (nonostante gli spostamenti siano rimasti gli stessi) con in allegato la constatazione che bastano 10 minuti per trasfigurare il traffico e le persone di una città (provate a prendere l'autobus verso le 7 e il giorno dopo verso le 7:15); il rilassamento conseguente al vuoto mentale per le varie attività di cura intorno a casa; la riscoperta di chi esiste intorno a dove abito e delle tante cose che si possono fare insieme; fare la prima esibisione del coro in Piazzetta della pioggia, sotto la neve, ottenendo, di riflesso, il primo mancamento di una ignara fan; momenti di pace e lirismo passeggiando tra il bianco.; trovare esempi di come ci si può reinventare in ogni situazione
e a voi cos' ha portato il blizzard?
Capita però che il tempo necessario a prendersi cura dei propri elettori non sia sempre sufficiente e sia perciò necessario diramare comunicati dell'ultimo momento (N.B. l'esempio è stato corretto rispetto alle prime bozze) che non sempre chiariscono quali provvedimenti vadano presi. In molte scuole venerdì non si è capito se fosse o meno obbligatorio venire a ritirare la prole e nello stesso istituto comprensivo capitava che si dessero agli stessi genitori indicazioni opposte (obbligo sì alle elementari, obbligo no alle medie). In altre scuole gli insegnanti hanno picchettato rimandando al mittente i pupi, mentre in altre ci si interrogava della portata degli ingorghi che si sarebbero creati se tutti i genitori fossero riconfluiti verso le scuole nello stesso momento.
Reasta il fatto che la decisione di come muoversi è stata lasciata ai presidi e questo per evitare lamentele come nel week-end precedente (in cui, per rimediare ad un giorno di disagi, si era risposto con quattro giornate di chiusura coatta dei vari istituti). Ormai il peggio pere essere passato, il sole torna a far capolino ed ai posteri resterà la serie di approfondimenti antropologico/iconografici accumulatisi in questi giorni.
Masse a parte, a noi cosa è rimasto di tutto ciò?
Personalmente, il rallentamento effettivo dei tempi (e dello stress) delle mie routine (nonostante gli spostamenti siano rimasti gli stessi) con in allegato la constatazione che bastano 10 minuti per trasfigurare il traffico e le persone di una città (provate a prendere l'autobus verso le 7 e il giorno dopo verso le 7:15); il rilassamento conseguente al vuoto mentale per le varie attività di cura intorno a casa; la riscoperta di chi esiste intorno a dove abito e delle tante cose che si possono fare insieme; fare la prima esibisione del coro in Piazzetta della pioggia, sotto la neve, ottenendo, di riflesso, il primo mancamento di una ignara fan; momenti di pace e lirismo passeggiando tra il bianco.; trovare esempi di come ci si può reinventare in ogni situazione
e a voi cos' ha portato il blizzard?